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Electrolux, miracolo di Natale: rinnovati settanta contratti precari

Esultano le Rsu aziendali: licenziamento evitato per decine di operai a tempo determinato e alcuni lavoratori già usciti da poco sono stati ricontattati per l’assunzione a tempo indeterminato

Dopo le assemblee sindacali retribuite tenute da Rsu Fim, Fiom e Uilm il 21 dicembre all'Electrolux di Susegana, decine di operai a tempo determinato, con contratto in scadenza il 21, 22 e 23 dicembre, e che a Natale sarebbero stati disoccupati, come in precedenza comunicato agli stessi lavoratori dalla struttura aziendale, sono stati prorogati, sempre a termine di sei mesi. E alcuni operai già usciti da poco sono stati ricontattati per l’assunzione a tempo indeterminato. 

Il Jobs act prevede in un articolo (art.20 dlgs 81/2015), poco noto e spesso violato, che non si può assumere a tempo determinato se contemporaneamente si sta usando cassa integrazione o altri ammortizzatori, per lavoratori adibiti alla stesse mansioni. E la norma conclude: in caso di violazione della norma e sovrapposizione tra il contratto a tempo determinato e la cassa integrazione, il rapporto di lavoro si trasforma su richiesta del lavoratore a tempo indeterminato. Alla sola notizia data in  assemblea ai lavoratori della presunta violazione della legge, messi a conoscenza del loro diritto violato e della conseguente possibilità di fare causa per il riconoscimento dell'agognato posto fisso, in decine hanno già aderito avviando la procedura. L'azienda, probabilmente per prendere tempo, ha intanto confermato la larghissima maggioranza dei lavoratori precari in scadenza  in questi giorni.

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Il "miracolo" è quindi frutto della intuizione e preparazione della Rsu di fabbrica e dell'approfondimento giuridico degli avvocati che seguono da tempo la Rsu e che hanno individuato l'illegittimità della sovrapposizione di istituto normativi utilizzati dall'impresa. A due giorni dall'assemblea sono poco meno di un centinaio gli ex contratti a termine che, usciti da meno di 180 giorni, limite massimo per impugnare individualmente in via extragiudiziale l'atto di fine contratto (con raccomandata), hanno già rivendicato il posto fisso. Il contenzioso cade in una fase critica e coincidente con  l'annuncio delle difficoltà di mercato in cui Electrolux e il settore si trova. Il sindacato conferma che le leggi vanno rispettate e applicate e bene se come in questo caso sono a favore dei lavoratori con effetti tutelanti per i precari. La sensazione che il fenomeno della sovrapposizione tra contratti a termine e ammortizzatori compresa le varie forme di cassa integrazione siano molte diffuse nelle imprese venete e non solo.

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