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Rotatoria di via Groppa a Montebelluna: approvato il progetto definitivo

Costerà 1,250 milioni di euro e per questo il Comune parteciperà al bando regionale per ottenere 300 mila euro di contributo. Il capogruppo Adalberto Bordin replica al Pd

E’ stato approvato questa mattina dalla giunta comunale il progetto per la sistemazione del nodo viario tra la SR 348 “Feltrina”, Via Feltrina Nord (innesto con S.P. 2 “Erizzo”), e Via Groppa che prevede la realizzazione di una rotatoria. Un intervento atteso, destinato a sistemare uno dei nodi più critici della viabilità montebellunesi, e per il quale l’amministrazione Favero ha sempre dimostrato interesse, riprendendo un obiettivo che era stato dell’amministrazione Zaffaina. L'elevato livello di pericolosità dell'area è dovuto alla velocità di transito dei veicoli che percorrono la Feltrina che lascia ristretti intervalli temporali di manovra ai veicoli che provengono o si dirigono verso le strade laterali, a cui si aggiunge la complicazione l'accesso della Caserma dei Vigili del Fuoco, attualmente dotato di impianto semaforico per regolare i flussi di entrata ed uscita dei mezzi di soccorso

Il sindaco Marzio Favero spiega: “Nel 2011 quando mi sono presentato come candidato sindaco, tra le opere che mi ero permesso di individuare tra quelle prioritarie c’era anche la realizzazione della rotatoria alla Groppa. Ci sono stati molti di anni di interlocuzione con la Regione rivelatisi poco fruttosi perché mancavano le risorse da entrambe le parti. Nel 2016 l’assessore regionale ai lavori Elisa De Berti aveva effettuato un sopralluogo con me e si era condivisa la soluzione tecnica della rotatoria seppur nella consapevolezza che mancavano le risorse a causa dei tagli di trasferimenti da parte dello Stato. Di recente l’assessore De Berti mi ha informato dell’apertura di un bando regionale per l’assegnazione di contributi nell’anno 2020 per interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale che prevede l’erogazione di un finanziamento massimo di 300mila euro. Abbiamo pertanto ritirato fuori il progetto realizzato nel 2011 dall’ing. Giorgio Basso che prevedeva un costo, oggi irraggiungibile, di 1.8 milioni di euro ed ho chiesto che da quel progetto, in modo spartano, venissero tolte le opere rinviabili al futuro”. Gli uffici si sono attivati immediatamente – data la scadenza del bando al 23 marzo prossimo – depurando il progetto originario delle opere posticipabili quali la realizzazione di un sottopasso pedonale tra via Feltrina nord e via Groppa, la realizzazione di un braccio di collegamento verso la caserma dei Vigili del Fuoco che già gode di un innesto in sicurezza grazie al semaforo, agli arredi all’interno della rotatoria. In questo modo il costo del progetto è sceso a 1 milione e 250mila euro circa.

Conclude il sindaco: “L’avanzo tipico di un bilancio di un Comune, che ha circa 30mila abitanti, oscilla intorno a 1.5/2 milioni di euro. Ciò considerato si è sviluppata una riflessione all’interno della giunta e del gruppo di maggioranza e si è convenuto che, visto il carattere strategico dell’opera, vale la pena che il Comune – anche e l’intervento dovrebbe essere di interesse regionale - sostenga il sacrificio per la sua realizzazione ai fini di mettere in sicurezza uno dei nodi viabilistici più critici e pericolosi nel montebellunese. Speriamo, quindi, di riuscire a portare a casa la quota parte dei 300mila euro da parte della Regione, anche perché è l’unico bando del genere uscito negli ultimi anni. Ringrazio gli uffici e l’assessore Toaldo per la celerità con cui hanno provveduto a costruire il progetto per partecipare al bando in tempo record e colgo l’occasione per rinnovare a nome mio e dell’amministrazione comunale le condoglianze all’assessore per la perdita del padre”.

La replica al Partito Democratico

Il capogruppo di maggioranza, Adalberto Bordin rispetto all'affermazione del PD secondo la quale la Regione Veneto si sarebbe defilata per intervenire alla rotatoria alla Groppa: «Questa presa di posizione appare terribilmente incongrua che venga espressa dal PD per due ragioni, una locale ed una nazionale. Quella locale è che fu proprio il PD a cancellare l’intervento alla Groppa che prevedeva una rotatoria ed un sottopasso ferroviario. All’epoca l’amministrazione di Lallo Zaffaina era riuscita a stringere un accordo di programma con la Regione Veneto e RFI, finanziato! Che venne stralciato dall’amministrazione del PD perché ritenuto intervento non di primaria importanza, questa è la verità. La seconda ragione è di carattere nazionale. Come è arcinoto ed è persino noioso ripeterlo, negli ultimi 10 anni i governi di centro-sinistra che hanno amministrato hanno tagliato i trasferimenti di risorse alle Regioni, alle provincie e ai Comuni. Ora la Regione Veneto ha aperto la possibilità di accedere a dei contributi col limite massimo di 300mila euro per intervento. Per l’amministrazione Favero, come per l’amministrazione Lallo Zaffaina, la rotatoria è un’opera di primaria importanza non solo per la sicurezza di chi percorre la Feltrina, ma anche e sopratutto dei cittadini montebellunesi, in particolare di Biadene e Pederiva. I soldi che il Comune spenderà saranno comunque ottimamente investiti».

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