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Ciclismo trevigiano in lutto: addio a Ruggero Gava

Aveva 93 anni. Fondatore ed ex presidente del benemerito circolo sportivo Pianzano, era ricoverato in Terapia intensiva a Conegliano. Cordoglio nel mondo del ciclismo

Si è spento mercoledì mattina, 1 luglio alle 7 del mattino, Ruggero Gava, tra gli storici fondatori ed ex presidente del benemerito circolo sportivo Pianzano. Aveva 93 anni ed il decesso è avvenuto in ospedale a Conegliano dov'era ricoverato nel reparto di Terapia intensiva.

Il sodalizio, nato a cavallo dei due conflitti mondiali, dal 1947 aveva preso il nome di centro sportivo Pianzano grazie alla passione per lo sport del pedale di un gruppo di amici che nel corso degli anni ha poi raggiunto altissimi livelli con gli atleti delle varie categorie fino ai dilettanti. Gava, che ha più volte ricevuto onorificenze (tra le quali quella al merito del 1991 da parte della Fci), oltre ad essere stato presidente, dirigente e sponsor del sodalizio trevigiano, era stato tra i promotori del celeberrimo Circuito di Sant'Urbano, a Pianzano. In molti lo ricordano anche come direttore sportivo del team quando si era dedicato ai dilettanti ed aveva la denominazione di Mobili Crisal e Piccinato Brugnera e le maglie erano dal colore gialloblù. Gruppo, quest'ultimo, nel quale militava una generazione di atleti di alto livello come Mazzer, Morosini, Camilli, Montagner, Stefani e tanti altri.

Ruggero Gava era lo zio, da parte materna, del celeberrimo geologo, tecnico e commissario di gara trevigiano, Ennio Benedet ed è stato proprio quest'ultimo, insieme all'attuale presidente del Cs Pianzano, Valerio Galeazzi, tra i primi a ricordarlo. «Lo ricordo come se fosse ieri. Il giorno dopo essermi laureato, precisamente il 5 di luglio del 1984 - ha raccontato Benedet che è stato anche tra i validi collaboratori del compianto Armando Zamprogna nel Trofeo Triveneto di Ciclocross - il giorno successivo zio Ruggero mi suggerì, siccome non avevo nulla da fare, di seguire la preparazione di Michelangelo Minel e di farlo allenare in vista del Trofeo Tricolore che si sarebbe dovuto disputare a breve. Dal quel momento, però, cominciò tutto è si avviò anche la collaborazione con la Struttura Tecnica Nazionale della Federazione operando al fianco di Agostino Massagrande. Per questo motivo, oltre a ricordarlo come fratello di mia madre, nutro una grande e profonda riconoscenza nei suoi confronti». Tra i primi a dare la notizia della scomparsa di Ruggero Gava anche il presidente della Federciclismo del Veneto, Igino Michieletto. «Desidero esprimere a nome del ciclismo - ha sottolineato - la partecipazione al lutto della famiglia e rivolgere un grande grazie a Ruggero per la dedizione mostrata alla crescita dei nostri giovani».

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