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Violenza sulle donne: «Cittadinanza onoraria per Saman Abbas»

Il presidente del consiglio comunale, Giancarlo Iannicelli, ha presentato una mozione per dare la cittadinanza di Treviso alla 18enne pachistana uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato

Saman Abbas cittadina onoraria di Treviso: la ragazza pachistana di 18 anni, scomparsa la notte del 30 aprile 2021, era stata uccisa dai familiari per aver rifiutato un matrimonio combinato con un cugino più grande. Venerdì 25 novembre Giancarlo Iannicelli, presidente del consiglio comunale di Treviso, ha annunciato nella Gioranta contro la violenza sulle donne di aver presentato una mozione per dare la cittadinanza "postuma" alla 18enne brutalmente assassinata dai familiari.

«Dobbiamo ricordarci di dire no alla violenza sulle donne non solo oggi ma tutti i giorni - ha esordito Iannicelli -. Quello che Saman ha subito è inconcepibile, una ragazza giovane e perfettamente integrata, uccisa dai familiari per non aver acconsentito ad un matrimonio combinato e gettata via in un sacco. Il suo esempio e la sua tragica storia devono essere sempre vive per tutti noi, sia come monito che come esempio di quanto grave possa essere la violenza sulle donne» conclude Iannicelli.

L'omicidio di Saman

"Io le tenevo ferme le gambe, mentre Danish e l'altro cugino la soffocavano". Sarebbe stata uccisa così Saman Abbas, la ragazza pachistana di 18 anni scomparsa la notte del 30 aprile 2021 dopo che aveva rifiutato un matrimonio combinato con un cugino più grande. I dettagli del delitto sono stati intercettati durante un dialogo avvenuto in carcere tra lo zio della vittima e il cugino Ijaz. Mercoledì 23 novembre sono stati estratti i resti di un corpo ritrovati vicino ad un capannone, resti che potrebbero appartenere proprio alla 18enne pachistana.  L'incarico è stato conferito all'anatomopatologa Cristina Cattaneo e all'archeologo forense Dominic Salsarola. La Corte ha respinto l'eccezione del difensore di Shabbar Abbas, sulla necessità di notificare, prima di procedere, gli atti al padre di Saman, in Pakistan. La richiesta ai periti è di recuperare e esaminare i resti e gli altri reperti emersi dallo scavo in Strada Reatino, dentro un edificio diroccato, inclusa la terra rimossa. Dovranno poi accertare le dinamiche e l'epoca dell'occultamento, le cause e i tempi della morte anche con esami tossicologici e infine se si tratti di Saman, la 18enne scomparsa dal 30 aprile 2021. I periti hanno due mesi di tempo per consegnare le conclusioni.

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