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Fino al 30 giugno al Santa Caterina alcune opere ‘ridisegnate’ con le note

Ecco ‘Ritratti in Musica’, le composizioni di studenti del Collegio PioX. E’ il Sound Design, frutto della collaborazione con Giovanni Schievano specializzato in composizione per film alla Berkeley University di California

TREVISO L’arte ispira l’arte. Primo tentativo a Treviso di conciliare arte visiva e musica in maniera strettamente legata al design, proprio come già avviene in molti musei europei. Gli studenti della classe ‘Music Production’ del Dipartimento di musica del Collegio Pio X hanno infatti realizzato sei composizioni musicali originali, a commento e descrizione di alcune opere d’arte dei musei cittadini. Sono a disposizione di tutti i visitatori del Santa Caterina fino al 30 giugno.

I giovani hanno seguito il corso di Sound Design tenuto al Pio X dal professor Giovanni Schievano e hanno applicato le abilità acquisite ad opere d’arte presenti a Santa Caterina. A monte c';è stato un grande lavoro di studio con visita alle sale museali, dove gli studenti hanno &respirato' e fotografato le opere, hanno poi lavorato sulle immagini fino alla sintesi e alla composizione. In tutto questo percorso sono stati guidati dal professor Giovanni Schievano, fondatore della start-up Soundriveemotion, specializzato in composizione per film alla Berkeley University in California e figura di spicco nel mondo della musica. La prima uscita è stata un vero successo per il gruppo di Music Production del Collegio Pio X che nella Giornata Europea della Musica ha suonato dal vivo, prima al Bailo e poi a Santa Caterina, le opere di propria composizione per il progetto Portraits in musica, elaborato dal Dipartimento Musica del Collegio Pio X e che prevede la creazione di brani musicali per ‘descrivere’ con le note le opere d’arte.

Passata la Giornata della Musica, le sei composizioni, registrate, sono ora disponibili a Santa Caterina tutti i giorni fino al 30 giugno. I visitatori del museo di Santa Caterina potranno così godersi le due forme d’arte nella Wunderkammer (sala 9 del museo), un ambiente che documenta il gusto collezionistico degli studioli privati spesso diventati nuclei dei primi musei pubblici, come nella sala 7 dei Manieristi e nella 8 dedicata al Pozzoserrato. Ai turisti che visitano il museo si può quindi augurare anche ‘buon ascolto’!

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