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Quasi 5mila scatole di Natale solidali distribuite ai più bisognosi tra Treviso e Belluno

Grande partecipazione all'iniziativa messa in campo per il secondo anno consecutivo dalla no profit UP -i sogni fuori dal cassetto, che in 15 giorni ha messo insieme nelle due province una rete di oltre 50 punti di raccolta

Quasi 5mila scatole solidali contenenti doni natalizi sono state distribuite in questi giorni a oltre 30 associazioni tra le province di Treviso e Belluno, che a loro volta le destineranno ai più bisognosi. Si è conclusa anche quest’anno con un’ampia partecipazione l’iniziativa delle Scatole di Natale, organizzata nelle due province venete dalla no profit UP -i sogni fuori dal cassetto. I pacchi sono stati raccolti in due settimane, grazie alla collaborazione di numerosi esercenti, professionisti e cittadini privati, che attraverso il negozio, l’azienda, l’ufficio o la casa hanno fornito all’organizzazione una rete capillare di oltre 50 punti di raccolta distribuiti nel territorio.

Le scatole, come da regolamento, sono state riempite con una cosa calda (guanti, sciarpa, cappellino, maglione, copertina…), una cosa golosa (cioccolata, biscotti, caramelle - non qualcosa di deperibile o fragile) un passatempo (libro, gioco, rivista, sudoku, matite colorate), un prodotto di bellezza (crema, bagno schiuma, profumo, sapone) e, infine, accompagnate da un biglietto gentile, per scaldare con le parole i cuori di chi riceverà i doni. La generosità dei tanti donatori si è manifestata non solo in forma spontanea e individuale, ma anche organizzata da parte di numerosi istituti scolastici che, sia nel bellunese, sia nel trevigiano, hanno partecipato al progetto con il coinvolgimento di alunni e insegnanti.

«Nonostante le difficoltà che stiamo vivendo, anche quest’anno le persone hanno partecipato con grande entusiasmo – spiegano le rappresentanti dell’associazione UP -i sogni fuori dal cassetto – I centri di raccolta, anzi, sono aumentati, segno della grande disponibilità che c’è stata nell’essere parte integrante del progetto. Nel 2020 abbiamo vissuto il primo Natale in lockdown e tutti abbiamo avvertito l’urgenza di offrire un gesto di vicinanza a chi, per diversi motivi, affrontava con più sofferenza quella situazione di solitudine. È bello constatare che, dodici mesi dopo, quella sensibilità non sia cambiata e che ci sia ancora tanta generosità nei confronti di chi ha più bisogno».

Le attività di raccolta e distribuzione delle scatole si sono svolte in totale osservanza delle normative di prevenzione del contagio da Covid-19. I doni sono stati consegnati ad associazioni che si rivolgono a diverse tipologie di marginalità sociale. Le realtà coinvolte, in particolare, sono le seguenti.

Nella provincia di Treviso: Caritas Treviso, Caritas Istrana, Caminantes. La casa è un diritto, Servizi sociali comune di Istrana, Ass. Donne Libere, Centro Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso – ONLUS, Cas Onè di Fonte, Associazione Mo.Mi Odv, Il sorriso di Cristina, Comunità Arca Treviso, Associazione  Sorelle Burkinabè, Associazione Khidma, Associazione donne senegalesi, Coop. una Casa per l'Uomo Montebelluna, Servizi sociali Comune di Asolo – TV, Regina mundi, Donne con le donne, Centro ascolto Caritas di Paese, Polaris, Protection4Kids.

Nella provincia di Belluno: Insieme si può Belluno, Comitato Gocce di Sole, Ados Cadore Comelico Cortina, Ass. Pollicino, Bhlyster - ospiti progetto housing, Ass. Tilt Dis-carica solidale Feltre, Onda Rosa Aps – Alpago, Centro diurno persone con disabilità Pieve di Cadore, Parrocchia di Casion (per le famiglie comunità Castionese e Levego), Case Famiglia e case accoglienza del bellunese, Società Nuova, Centro Disabili di Cusighe, Ass. Alliance Sûre.

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