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Sciopero per il clima: «Viviamo in una delle città più inquinate d'Italia»

I giovani del movimento "Fridays for future Treviso" sono tornati a manifestare venerdì mattina, 3 marzo. Il commento sulle prossime elezioni comunali: «L'amministrazione attuale non ci rappresenta»

Un centinaio di giovani ha aderito venerdì 3 marzo in centro a Treviso al nuovo sciopero per il clima organizzato dal movimento "Fridays for future". Il corteo è partito dalla Palla di ferro in Via Roma alle ore 9 di mattina per poi attraversare le vie del centro cittadino a suon di slogan contro il consumo di suolo e molte altre tematiche ambientali. Unanime il grido dei manifestanti: «Non smetteremo di lottare per la città che vogliamo».

Sciopero per il clima Fridays For Future Treviso

I commenti

«Viviamo in una delle città più inquinate d'Italia ma le istituzioni continuano a fregarsene dei temi ambientali e delle richieste di noi cittadini e studenti - spiegano i manifestanti -. Continuano a toglierci ogni centimetro di verde rimasto, colando sempre più cemento, alla faccia della crisi climatica. La siccità è ormai un problema sotto gli occhi di tutti: siamo a febbraio ma Po e Piave sono già in secca. Un problema che quest'estate rischia di avere conseguenze davvero pesanti per tutti. Lottiamo anche per una Treviso dove la mobilità pubblica sia davvero un'alternativa possibile, in cui gli spazi abbandonati diventino spazi di socialità e cura, in cui si parli di sostenibilità ambientale nelle scuole, insomma per una città che si prenda cura di chi la vive». Interrogati sul tema delle prossime elezioni comunali a Treviso i manifestanti hanno detto: «Non ci sentiamo per nulla rappresentati dall'attuale amministrazione, pensiamo stia continuando a costruire opere inutili, il costo della vita aumenta, trovare una casa è sempre più difficile e via dicendo. Come Fridays for future non ci schiereremo politicamente, siamo un movimento che si batte per la giustizia climatica e sociale».

Presente al corteo anche Legambiente Treviso, nella persona di Fabio Tullio: «La crisi idrica e il consumo di suolo sono problematiche reali e non più procastinabili. Bisogna agire su più fronti: ridurre l'inquinamento, creare boschi e zone ombreggiate dagli alberi lungo i fiumi, mettendo fine al consumo di suolo riducendo al minimo le nuove lottizzazioni nelle periferie dei comuni. Come Legambiente Treviso scriveremo una lettera a tutti i candidati alle prossime elezioni comunali. Al prossimo sindaco della città chiediamo una maggior attenzione al bene comune, tutelando l'articolo 41 della Costituzione.

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