Covid, Zaia: «Studenti positivi, stop a classi intere in quarantena»
Mercoledì 3 febbraio il Governatore ha anticipato il nuovo Piano di sanità pubblica per le scuole che sarà presentato venerdì. Dal 15 febbraio vaccini ai nati nel 1941
«E' inversomile che il crollo dei ricoveri nelle terapie intensive del Veneto, iniziato il 1º gennaio, sia dovuto alle restrizioni iniziate il 24 dicembre. Sei giorni di restrizioni non bastano per invertire l'ospedalizzazione».
Inizia con queste parole, mercoledì 3 febbraio, il punto stampa del Governatore Zaia sull'emergenza Covid in Veneto, insieme al direttore dell'Unità di prevenzione e sanità pubblica della Regione Veneto, Michele Mongillo. «Venerdì 5 febbraio la dottoressa Russo presenterà il nuovo Piano di sanità pubblica per le scuole del Veneto - ha annunciato il presidente - Da lunedì prossimo, quindi, se in una sezione verrà trovato un positivo, vengano fatti tamponi ai compagni senza però mettere in isolamento tutta la classe. Il Veneto non ha un indice Rt da zona arancione, bisogna stare attenti però agli altri fattori per scongiurare un nuovo passaggio di zona. Il dottor Rigoli ha ultimato la sperimentazione sui tamponi fai da te e la documentazione sarà inviata a Roma per la validazione nelle prossime ore». In conclusione un commento sulla crisi di Governo: «Nessuno mette in discussione l'autorevolezza del professor Draghi a livello internazionale. Bisogna vedere però se accetterà o meno l'incarico. Saranno fondamentali fiducia e progettualità. Bisogna capire cosa vorrà fare Draghi. Tutto dipende da cosa dirà alle varie forze politiche». Sui vaccini è intervenuta l'assessore Lanzarin: «Il Veneto sta completando il primo giro di vaccinazioni. L'Ulss 2 dal 15 febbraio inizierà a vaccinare i nati nel 1941. Le prime lettere sono state spedite proprio in queste ore. I 75enne saranno vaccinati dopo tutti gli Over 80, non si farà più la vaccinazione parallela». «In Italia il 14% delle vaccinazioni è stato fatto a chi non ne aveva titolo. Se questo dato verrà confermato la notizia è davvero grave. In Veneto il tasso è del 9% ma si tratta di vaccini fatti a 20enni che però lavorano negli ospedali» ha concluso il Governatore passando la parola al dottor Mongillo.
Vaccini anti Covid
«Alle ore 12 di oggi il Veneto ha somministrato 190.163 dosi. Il totale delle persone vaccinate è di 76.015. Fino al 28 febbraio avremo 50mila dosi in arrivo la prossima settimana, 50.300 per la settimana successiva e, infine, altre 91.380 dosi per l'ultima settimana di febbraio (dosi sia Pfizer che Moderna). Se queste tabelle verranno rispettate, dal 27 dicembre al 28 febbraio Pfizer avrà dato al Veneto 402.360 dosi. Quelle già arrivate in Veneto sono 258.450. Per Moderna, invece, le dosi previste fino al 28 febbraio per il Veneto sono 63.900 di cui 13.200 già consegnate. Astrazeneca dovrebbe arrivare in tre consegne (metà febbraio, inizio marzo e metà marzo) per un totale di 270mila dosi destinate al Veneto» ha specificato il dottor Mongillo.
Il bollettino di Azienda Zero
Nelle ultime 24 ore sono 629 i nuovi contagi registrati in Veneto su 39.047 tamponi fatti. Il tasso di incidenza regionale è 1,61%. 30.360 i positivi ad oggi in Veneto, continuano ad aumentare i negativizzati. 2069 i ricoverati, numero praticamente uguale al picco della prima fase registrato il 31 marzo. 211 i pazienti in terapia intensiva (-11 rispetto a ieri). Altri 57 decessi nelle ultime 24 ore.