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Torneranno i boschi: il coro di Stramare in concerto per Zoppè di Cadore

Coro di Stramare, Coro Valdobbiadene e Coro Valcavasia in concerto per la ricostruzione del bosco. L'evento sabato 24 novembre alle 20.45 presso la chiesa di San Michele Arcangelo

Zoppè di Cadore è il suo bosco antico ai piedi del Pelmo. Il Comune dolomitico, poco più di 200 abitanti, è uno dei luoghi più battuti dalla tromba d'aria che si è abbattuta sul Bellunese il 29 ottobre scorso. Un importante smottamento a metà paese e una grossa frana hanno isolato il Comune per giorni. Ma la tromba d'aria ha colpito soprattutto il bosco ai piedi del Pelmo abbattendo quasi tutti gli alberi. «Ne saranno rimasti in piedi una decina»: conferma il sindaco Renzo Bortolot.

Il bosco ha un custode, il signor Merino. Quest'uomo conosceva gli alberi uno ad uno, li abbracciava, ci parlava. Oggi di fronte a lui solo devastazione. Per questo il Coro di Stramare ha deciso di farsi promotore di un'iniziativa solidale e riuniore tre cori del comprensorio della Valsana per una serata benefica il cui ricavato sarà interamente destinato alla ricostruzione del bosco di Zoppè di Cadore. All'invito hanno risposto con entusiasmo il Coro Valdobbidene diretto da Stefano Barzan e il coro Valcavasia diretto da Sabino Toscan. Un gesto particolamente apprezzato dal sindaco del piccolo comune bellunese che di professione fa il musicista. Bortolot è infatti docente al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Il sindaco sarà presente al concerto, racconterà il grado di devastazione del paese e del bosco e accompagnerà i cori in un intenso fuori programma. Presenti alla serata anche il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese, il sindaco di Segusino Gloria Paulon e il vicesindaco di Cavaso del Tomba Laura Innocente. I tre cori si avvicenderanno presentando alcuni brani celebri di Bepi de Marzi, Marco Maiero, Roberto Padoin e della tradizione popolare europea.

«Abbiamo visto fango, cumuli di alberi, detriti, roccia. Ma anche tante, tantissime persone spendersi, uscire dalle proprie case, fare -spiega Daniele Fachin, presidente del Coro di Stramare- Senza inutili proclami. E allora ci è venuta un'idea. tenetevi liberi sabato 24 novembre! Saremo in molti, e sarà bello».

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