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Scontrino più caro se paghi con il pos: gelateria nella bufera

Il video pubblicato da Selvaggia Lucarelli è diventato virale in poche ore: sotto accusa una gelateria di Serravalle (Vittorio Veneto). Lo scontrino pagato con carta di credito aveva una maggiorazione del 3%

Due conti identici, fatti a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, per una rinfrescante granita siciliana. Il problema è che, alle 17.21 di domenica 31 luglio, il cliente che ha pagato con la carta di credito si è trovato un conto di 5,77 euro. Mezz'ora più tardi, pagando in contanti, il prezzo è sceso a 5,60 euro, una maggiorazione del 3%.

Protagonista della vicenda una gelateria di Serravalle, a Vittorio Veneto, finita nella bufera dopo la denuncia social della giornalista Selvaggia Lucarelli, non nuova a questo tipo di segnalazioni. Solo pochi giorni fa, infatti, sempre lei aveva portato alla luce il caso di una gelateria di Sanremo che chiedeva 50 centesimi in più a chi pagava con il pos. In Liguria era stata aperta un'indagine della Guardia di finanza, a Vittorio Veneto non è escluso che controlli e accertamenti vengano fatti già nelle prossime ore. «Chiamo la gelateria e la scusa è: io posso decidere di fare lo sconto anche ai biondi. Sentire per credere» scrive la Lucarelli pubblicando la registrazione della telefonata. «Maggiorazione dovuta all'aumento dei prezzi per le materie prime» si giustifica la titolare al telefono. «Davanti alla cassa abbiamo messo un cartello con scritto che, a partire da luglio, abbiamo aumentato il listino prezzi del 3%» continua la commerciante ma quando la giornalista le fa notare che la differenza di prezzo è dovuta esclusivamente all'uso o meno dei contanti arriva una nuova giustificazione: «Lo sconto è un regalo che facciamo noi a chi paga in contanti invece di usare la carta. Il gestore può decidere di fare lo sconto a chi vuole» le ultime parole prima che la telefonata si interrompa. 

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