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"Le sentinelle della memoria": ecco l'iniziativa del Gruppo Alpini di Paese con gli studenti

Gli studenti portano un papavero ad un caduto che viene loro assegnato, per poi provvedere alla traduzione, dall'inglese alla lingua italiana, dell’epitaffio riportato sulla lapide

Si chiama “Sentinelle della memoria” ed è l’iniziativa promossa dal Gruppo Alpini di Paese con la collaborazione del professor Mario De Conto e le classi terze delle scuole medie dell’omonima cittadina. Il capogruppo dei locali alpini, Giancarlo Scantamburlo, racconta con entusiasmo: “Abbiamo voluto dare questo titolo all'iniziativa, perché crediamo fortemente nella possibilità di tramandare i ricordi della grande guerra alle nuove generazioni, attraverso i valori, la solidarietà e la visita di quelle zone ove si è combattuto durante la grande guerra”. L’iniziativa, appoggiata sia dal dirigente scolastico che dai professori, vede coinvolti dodici sezioni per un totale di circa 300 studenti che frequentano le terze classi delle scuole medie di Paese.

“Facciamo delle lezioni propedeutiche, dove spieghiamo agli studenti come si sono svolte le battaglie storiche nelle zone del Montello” - continua il capogruppo Scantamburlo - “portiamo in classe anche alcuni reperti e cimeli della prima guerra mondiale come elmetti, vecchie munizioni, gavette”.Le uscite vengono gestite al massimo con due classi (circa sessanta persone) e si svolgono dal mattino al primo pomeriggio. Il pullman accompagna le scolaresche presso il primo punto di ritrovo a Giavera del Montello presso il cimitero britannico. Gli studenti portano un papavero (red poppy nella tradizione anglosassone) fiore simbolo della Grande Guerra, ad un caduto che viene assegnato ad ogni singolo ragazzo che ha anche il compito di provvedere alla traduzione, dall'inglese alla lingua italiana, dell’epitaffio riportato sulla lapide. La tappa successiva è il Sacrario di Nervesa, dove viene ricordata la canzone degli alpini, “la tradotta”, con particolare riguardo alla “Croce di Nervesa”.

Qui gli studenti portano una coccarda che realizzano in classe e dove sono apposte le loro firme, che inseriscono nel registro dei visitatori.L’uscita prosegue con la visita al monumento a Francesco Baracca, ove viene raccontata la storia dell’aviatore e della sua morte. I ragazzi si raccolgono attorno al sacello ed intonano l’inno di Mameli.Il pranzo viene offerto dal gruppo Alpini di Paese che ha trovato giusta sistemazione per l’attività conviviale presso una palestra della zona.L’ultima visita si svolge presso l’eremo di S.Girolamo e l’abbazia di S.Eustacchio dove ancora oggi è presente un granata infissa sul muro dell’abbazia stessa.Nel primo pomeriggio gli studenti rientrano nelle loro classi.Il ricordo e l’esperienza vissuta dai ragazzi li rende particolarmente attenti durante l’uscita e gli stessi professori si sono dimostrati seriamente entusiasti per aver potuto interagire con gli scolari, coadiuvati dal gruppo Alpini nei luoghi oggetto di studio in classe.L’iniziativa, che si sta per concludere, ha avuto un tale successo che gli stessi alpini hanno intenzione di proporla anche alle classi quinte della scuola primaria.

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