Siccità nella Marca: «Rischiamo un anno senza mais»
Condifesa Tvb monitora costantemente la condizione delle colture in provincia di Treviso. Per i risarcimenti si punta sul fondo Agricat. Il presidente Valerio Nadal: «Soci e agricoltori vanno tutelati»
L’anno scorso la produzione di mais nella Marca si è più che dimezzata. Per quest’anno si profilano all’orizzonte risultati anche peggiori rimanendo in attesa delle precipitazioni agognate per i prossimi mesi.
Sono questi i dati che emergono dal monitoraggio che sta compiendo in questi giorni il direttore di Condifesa Tvb Filippo Codato (10mila imprenditori agricoli associati nella Marca), il Consorzio che si occupa di promuovere strumenti per la difesa del reddito delle imprese agricole colpite dalle avversità atmosferiche. Il nemico si chiama siccità. Al momento le colture non hanno particolare bisogno d'acqua, ma se non vengono ricaricate le riserve idriche già in primavera, per l'estate il problema si ripresenterà. «Fino ad ora la situazione si presenta difficile perché in questi due mesi non ha praticamente né piovuto né nevicato - spiega Codato - c’è già un impatto diretto della siccità sulle scelte dei nostri agricoltori perché le superfici seminate a mais nel 2023 saranno pressoché dimezzate. Questo a causa di quanto avvenuto lo scorso anno con rese scarsissime e problemi sanitari sul mais prodotto». Gli agricoltori sono corsi ai ripari come sottolinea Codato: «Molti produttori hanno seminato frumento e orzo che si raccolgono entro il mese di giugno e si spera fuggendo dai mesi estivi più critici. E’ il mais che manca non ci resterà che comprarlo all’estero».
I risarcimenti
«La siccità purtroppo è scarsamente assicurabile - conclude il presidente Valerio Nadal - fino al 2019 venivano assicurati terreni non irrigui, dal 2019 le compagnie coprono solo terreni irrigui in certe situazioni i consorzi di bonifica non riuscivano a fornire acqua. Da quest'anno la tendenza è non dare copertura assicurativa alla siccità soprattutto sui seminativi, continueremo a contrattare con le compagnie». Nadal intravvede una speranza: «Agricat (fondo mutualistico nazionale obbligatorio previsto dal Ministero dell'agricoltura e finanziato con contributi Ue) è partito dal primo gennaio e le imprese che faranno una domanda ed in possesso di requisiti Pac avranno la possibilità in caso di riconoscimento di avere un indennizzo anche se parziale. I dettagli di questo fondo verranno divulgati nei prossimi giorni e noi faremo la nostra parte. Agricat integrerà gli strumenti che già abbiamo come le polizze assicurative agevolate e i fondi mutualistici che abbiamo creato per Veneto e Friuli Venezia Giulia».