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Sicurezza: «Gli organici delle forze dell’ordine e della magistratura vanno adeguati»

A dirlo è Giuliano Rosolen, presidente di Cna Treviso, commentando i dati sulla sicurezza resi noti nelle scorse ore dalla Prefettura. Appello al Governo per risolvere il problema

«Dai dati sulla sicurezza 2018 presentati nelle scorse ore in Prefettura emerge un quadro confortante per la nostra provincia (soprattutto se paragonato ad altre aree del Paese), tuttavia, visti anche i più recenti casi di infiltrazione mafiosa nella nostra economia, è bene che l’attenzione sia mantenuta alta. Un grazie alle forze dell’ordine e alla magistratura per l’eccellente lavoro di presidio del territorio, prevenzione, soppressione e punizione dei delitti e dei crimini. Chiediamo con forza al Governo di adeguare gli organici delle forze dell’ordine e della magistratura portandoli per numero/abitante almeno agli standard nazionali. Attualmente infatti la nostra provincia è sotto organico rispetto alle necessità».

Ad affermarlo è Giuliano Rosolen, direttore di Cna Treviso, convocato mercoledì mattina in Prefettura per l’aggiornamento sulla sicurezza. «Come forze economiche siamo interessate a mantenere alti gli standard di legalità nel territorio perché solo nella legalità può esserci un’economia sana, competitiva, capace di creare e distribuire ricchezza – conclude Rosolen - Tutti i dati confermano che i territori con un tasso di illegalità maggiore sono anche quelli meno competitivi sotto il profilo produttivo, meno solidali e con una percezione del benessere a picco. Per questo sentiamo la responsabilità, come organizzazioni della rappresentanza dell’impresa, di contribuire a creare quel “cordone sanitario” a difesa della nostra economia e della nostra società». Cna è consapevole che, per combattere la criminalità, non sono sufficienti l’impegno e la dedizione delle forze dell’ordine e dei magistrati, che serve un coinvolgimento di tutte le forze sociali, di tutti i cittadini. Per questo Cna negli anni scorsi ha promosso, insieme ad altre 17 sigle del mondo del lavoro e dell’impresa, di avviso pubblico e di Libera, il Patto territoriale per la Legalità contro le Infiltrazioni mafiose.

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