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Ristoratori in protesta, sindacati preoccupati: «Non si accendano micce»

Alberto Irone, segretario generale della Filcams Cgil trevigiana, lancia un appello a Veneto Imprese Unite per la manifestazione "Io apro" in programma venerdì 15 gennaio

«Respiriamo già tutta la pesantezza della tensione sociale, manifestare il dissenso e le proprie posizioni è un diritto fondamentale, cerchiamo solo di non accendere micce che non sappiamo a quale deflagrazione potrebbero condurre».

A esprimere grande preoccupazione il segretario generale della Filcams Cgil trevigiana Alberto Irone, dopo l’annuncio del flash mob organizzato per venerdì prossimo dall’associazione che raggruppa i ristoratori “Veneto Imprese Unite”. «Dobbiamo tenere alto il senso di responsabilità di tutti, per primi coloro che rappresentano l’impresa e i lavoratori. Più che sacrosanto e legittimo protestare contro quelle scelte governative regionali o nazionali che crediamo lesive di diritti - sottolinea Alberto Irone - ci vuole però ponderatezza nell’azione di protesta e intransigenza per chi compie comportamenti illegali, e tutti, nessuno escluso, Istituzioni locali comprese, puntino nelle parole e nei fatti alla coesione sociale. Se la convinzione unanime è che solo uniti vinceremo sul virus lo si dimostri - conclude Irone - trovando le vie del dialogo e del confronto con le Istituzioni a tutti i livelli e non accendendo micce, le cui imprevedibile esplosioni potrebbero portare danni inimmaginabili al sistema sociale ed economico del nostro territorio».

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