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Il sindaco parla alle donne: «Ho scoperto il tumore quando era piccolissimo, ora sono guarita»

Patrizia Andreotti, sindaco di Noale: «Dieci anni fa ho scoperto il tumore al seno sotto la doccia, era come un chicco di riso»

“Dieci anni fa ho scoperto il tumore al seno sotto la doccia. Difficile anche da individuare, sembrava un chicco di riso; ma subito ho capito che c'era qualcosa di diverso nel mio corpo, qualcosa che avrei dovuto approfondire”. Sono le parole del sindaco di Noale, Patrizia Andreotti, che attraverso la sua forte testimonianza ha voluto portare il personale contributo per sensibilizzare tutte le donne alla prevenzione spronandole ad osservare i cambiamenti del proprio corpo, che in alcuni casi possono essere letali. Ora il sindaco sta bene, ha avuto il supporto della famiglia, dei suoi studenti, dei medici “ma la malattia può colpire altre donne, quando meno ce lo aspettiamo - ribadisce Patrizia Andreotti - Per questo non bisogna mai abbassare la guardia”.

E il primo cittadino ha voluto lanciare il messaggio della prevenzione proprio nel corso nella serata conclusiva dell’ottobre rosa a Noale, dal titolo “Conosci il tuo seno e gli strumenti per proteggerlo” che si  è svolta al Teatro San Giorgio di Noale promossa dal Presidio Ospedaliero Casa di Cura “Giovanni XXIII” Monastier che dopo la pandemia ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “NonPerdereAltroTempo”. “Lo scopo - osserva Matteo Geretto Responsabile Sviluppo e Comunicazione del Presidio Ospedaliero - è quello di riaccendere l’attenzione sulla malattia, allentata dalla pandemia. Solo nei primi cinque mesi del 2020 l’Osservatorio Nazionale Screening stima che ci siano stati oltre un milione di esami di screening in meno, per un potenziale incremento delle diagnosi di cancro prossimo alle cinquemila unità. Per questo è necessario riaccendere l’attenzione informando la popolazione femminile attraverso seminari formativi tenuti da medici specialisti”.

In questo caso il dottor Roberto Busolin, il dottor Pasquale Piazzolla, la dottoressa Monica Baldessin, chirurghi senologi, e il dottor Bernardino Spaliviero Radiologo Senologo che compongono la Brest Unit del Presidio Ospedaliero. E’ stato ribadito come gli esami diagnostici periodici consentano di individuare una neoplasia in fase iniziale e quindi diventi maggiormente curabile, ma si è parlato anche della cura del tumore al seno con le nuove tecniche chirurgiche che, anche in caso di mastectomia, preservano la bellezza del corpo della donna e dei corretti stili di vita e di alimentazione.

Una serata ricca di testimonianze positive ed emozionanti, come quella di Michela Bardi  di “Cafè coraggio” o della  presentatrice speciale Daniela Bonaldi noalese che ha incontrato il tumore al seno quando aveva 41 anni e poi ancora di  Daniela Venier delle “Trifoglio Rosa” di Mestre: un gruppo di  50 donne/atlete che ha affrontato la malattia a suon di pagaiate con il dragonboat perchè attraverso lo sport e la condivisione diventa più facile superare i momenti difficili che chiunque può incontrare. A loro e alla Lilt, proprio per continuare nel progetto “le donne aiutano le donne” che la Casa di Cura trevigiana porta avanti da oltre 5 anni, andrà parte del ricavato degli esami clinici strumentali alla mammella, effettuati durante il mese rosa, presso il Presidio Ospedaliero di Monastier centro di riferimento all’avanguardia nella diagnosi e cura del tumore al seno.

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