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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sirti, i sindacati: «Fondo nuove competenze per scongiurare gli esuberi»

Prospettive positive per i lavoratori dello stabilimento di Mareno di Piave. Manuel Moretto della Fiom Cgil Treviso: «Siglato un importante accordo sindacale per i dipendenti»

La logica del massimo ribasso e degli affidamenti di alcune attività al subappalto per contenere i costi e avere qualche margine di guadagno ha determinato per il 2019 un esubero di 833 lavoratori a livello nazionale, poi contenuto grazie alla sottoscrizione di un piano sociale e successivamente nel corso del 2020 ulteriormente ridotto a 764 lavoratori attraverso la procedura di mobilità, fino all’arrivo della pandemia e la cassa Covid aperta dal marzo 2020.

«Oggi però i lavoratori di Sirti Spa - afferma Manuel Moretto della Fiom Cgil di Treviso - circa un centinaio nello stabilimento di Mareno di Piave, sono ancora in attesa di trovare un’intesa su un nuovo piano sociale, che scongiuri la totalità o almeno buona parte dei licenziamenti collettivi. Lavoratori che negli ultimi anni, hanno visto sempre di più alleggerirsi la propria busta paga. È questa una delle ragioni che hanno portato lo scorso 19 novembre le sigle sindacali nazionali di categoria dei metalmeccanici a sottoscrivere un accordo con la Spa per accedere al Fondo nuove competenze. La possibilità di accedere a questo nuovo fondo, per rimodulare l’orario di lavoro e intraprendere formazione, ci ha spinti unitariamente a credere nel percorso delineato dal Governo con le parti sindacali, per due aspetti che riteniamo fondamentali - spiega Moretto - da un lato la formazione per le lavoratrici e i lavoratori, l’acquisizione di nuove competenze in un mercato (quello delle telecomunicazioni) in continua evoluzione e che per la logica del massimo ribasso punta troppo poco su questo aspetto e su quello della sicurezza; dall’altro, la possibilità, attraverso la rimodulazione dell’orario, di avere giornate di lavoro piene, anche alla luce del ridotto utilizzo della cassa integrazione Covid. Avere accesso al Fondo nuove competenze vuol dire valorizzare il patrimonio delle competenze già possedute dai lavoratori e svilupparne, individuarne, validarne e certificarne di nuove, come scelta individuale, dando sostanza anche allo spirito della Raccomandazione europea sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze per gli adulti del 19 dicembre 2016. Tutto questo per la Fiom rappresenta uno dei primi tasselli del nuovo piano sociale che andremo a mettere in campo, alla scadenza del blocco, al fine di scongiurare i licenziamenti annunciati» conclude il sindacalista.

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