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Soldi falsi per rinnovare la carta d'identità: Comune beffato

A Vittorio Veneto l'amministrazione comunale si è accorta troppo tardi di aver intascato 70 euro falsi utilizzati da qualche sconosciuto per il rinnovo della carta d'identità

Gesto inconsapevole o truffa premeditata ai danni del Comune? Difficile stabilirlo, quel che è certo è che nelle scorse settimane l'amministrazione comunale di Vittorio Veneto si è ritrovata con 70 euro falsi nelle sue casse.

A riportare la notizia è "Il Gazzettino di Treviso" che racconta come la vicenda risalga all'inizio del 2018 nonostante le verifiche burocratiche si siano concluse solo poche settimane fa. Qualcuno, per rinnovare la carta d'intentà a inizio anno, ha consegnato all'impiegato dell'ufficio anagrafe una banconota da 50 e una da 20 euro. Senza il dispositivo anti-contraffazione è stato impossibile, sul momento, identificare i soldi come falsi. Probabilmente anche chi li ha consegnati come pagamento credeva fossero veri visto che erano uguali in tutto e per tutto agli originali. E' stato il tesoriere comunale ad accorgersi che qualcosa non andava dopo il consueto versamento effettuato dall'economo del Comune. I soldi sono stati ritirati da Banca Unicredit che ha avvisato l'amministrazione guidata dal sindaco Tonon che quei soldi non potranno essere recuperati. Una vera e propria beffa. Per evitare che in futuro episodi simili possano riaccadere, il Comune ha deciso di acquistare una macchinario di verifica banconote che sarà utilizzato negli uffici comunali a partire dai prossimi giorni.

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