Solidarietà per l'Ucraina: a San Zenone i bambini aiutano a preparare i pacchi dono
Gli studenti, insieme al volontari de "Il germoglio", si sono dati da fare per sistemare, riordinare e caricare i furgoni che partiranno in direzione della Romania
E’ stata una meraviglia vedere come la gente ha risposto all’appello che le maestre e l’associazione “Il germoglio” hanno proposto in favore dei profughi delle terre d’Ucraina. In poco più di quattro giorni sono giunti alle scuole decine e decine di scatoloni, di pacchi, di borse piene di tutto ciò che era stato indicato come necessario. E’ stata una commovente consolazione vedere in che modo: serio, positivo, comunitario, i bambini si siano dati da fare per sistemare, riordinare, caricare i furgoni, condividere questo momento che mostra la sola strada che possa trasformare il mondo: la pace e la fraternità.
Il magazzino della Protezione Civile non riesce a contenere il materiale raccolto: anche l’ufficio di segreteria è stato invaso dagli scatoloni. E’ stato bellissimo vedere come tutti abbiano contribuito in modo naturale, senza burocrazie, senza distinguo, senza riserve, associazioni diverse, amministrazione scolastica, tutti i plessi dell’Istituto, gente comune che ha messo a disposizione automezzi, muletti, bancali. Tutto ciò che, di volta in volta, si è presentato come un problema, è stato superato di slancio e senza alcuna difficoltà. Domenica i bambini, assieme ai genitori e alle maestre, ai volontari, porteranno il materiale raccolto a Camisano Vicentino presso la sede del Sermig (Servizio Missionario Giovani), da lì partiranno i camion alla volta del centro profughi di Baia Mare in Romania.
Il seme gettato in questi giorni a San Zenone, è un segno di pace, di fratellanza, di solidarietà che mostra e costruisce con i bambini un presente diverso da quello angoscioso che entra nelle loro vite innocenti, attraverso gli schermi della televisione. Quest’anno l’Istituto Comprensivo ha avvitato un giornale scritto e diretto da una redazione di bambini, che stanno seguendo questa “epopea” opposta alle parole ed alle immagini di guerra; i piccoli giornalisti hanno visto, in questi giorni di concitata attività, una realtà fatta di pace e popolata dai loro compagni, dai genitori, dai maestri. Ne scriveranno, condivideranno quel germoglio di pace che hanno contribuito a seminare.