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La festa della liberazione: «Questa data non deve essere strumentalizzata»

Il sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra: «Sappiamo quello che c’è stato e non va dimenticato, però per una volta invece di guardare il prima, del 25 aprile, io guarderei il dopo. Perché da li siamo ripartiti e mai come oggi, dobbiamo ripartire»

Sulle note di Mameli, si è celebrato a Spresiano il 77esimo anniversario della liberazione. Un  momento solenne davanti al monumento ai caduti dove è stata deposta una pianta. Presenti alla cerimonia il Comandante della stazione dei Carabinieri il luogotenente c.s. Mauro Orru, la Comandante della Polizia Municipale Paola Pol, le rappresentanze delle Associazioni d’Arma ed i rappresentati Anpi provinciale e di Spresiano. Le note del Piave e del silenzio, hanno scandito questo momento importante. «Sappiamo quello che c’è stato e non va dimenticato, però per una volta invece di guardare il prima, del 25 aprile, io guarderei il dopo. Perché da li siamo ripartiti e mai come oggi, dobbiamo ripartire».  Dopo la lettura di una poesia di Primo Levi, il sindaco ha voluto porre l’accento sull’importanza di confrontarsi e di parlare: “In questo particolare momento, si sente ancora di più ,una disperata richiesta di diplomazia, richiesta che non può e non deve passare inascoltata”. Dopo la cerimonia i presenti hanno voluto ricordare in Piazza Rigo, proprio la figura di Luciano Rigo, partigiano catturato e ucciso dai fascisti a soli 21 anni, la vigilia di natale del 1944.

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