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Stagione della prosa a Castelfranco: lunedì 22 ottobre inizia la vendita degli abbonamenti

Al Teatro Accademico un calendario di appuntamenti che tra novembre 2018 e marzo 2019 non mancherà di soddisfare il pubblico dei tanti affezionati, abbonati e non

CASTELFRANCO VENETO Grandi protagonisti per una grande stagione. È stato questo il punto di partenza che ha guidato il Comune di Castelfranco Veneto, Assessorato alla Cultura con il Circuito Multidisciplinare Arteven, nella scelta degli spettacoli da inserire nel programma dell’edizione 2018/19 della Stagione di Prosa che vi attende al Teatro Accademico. Un calendario di appuntamenti che tra novembre 2018 e marzo 2019 non mancherà di soddisfare il pubblico dei tanti affezionati, abbonati e non. Rinnovo abbonamenti dal 22 al 28 ottobre, nuovi abbonamenti dal 1 novembre. Inizio degli spettacoli ore 20.45.

Il sipario si apre con ALESSANDRO BENVENUTI E STEFANO FRESI - 13 e 14 novembre (turni abbonamento A e B) – interpreti di donchisci@tte, spettacolo liberamente ispirato a Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes, di Nunzio Caponio con adattamento e regia di Davide Iodice. Con vesti sgangheratamente complottiste e una spiritualità naif, accompagnato da un Sancho che è insieme figlio e disorientato adepto, il nostro Don lotta contro un mondo sempre più virtuale per mantenere intatto il suo pensiero critico coltivando ancora un’idea: l’IDEA. E se, nella giostra di pensieri che galoppano progressivamente verso l’inevitabile delirio, le menti malefiche dei giganti delle multinazionali sono il nemico contro cui scagliarsi, l’Amore è ancora il vento che soffia e muove, anche se Dulcinea, intrappolata in una webcam, può svanire dolorosamente per un banale blackout.

Dall’originale scrittura ispirata a Cervantes si passa all’immortale e amata commedia del nostro Carlo Goldoni: LE BARUFFE CHIOZZOTTE del  TEATRO STABILE DEL VENETO (2 dicembre - turno A). Le donne delle “Baruffe” sono in attesa, hanno una decisa urgenza, quella di non far passare un altro inverno senza essersi maritate e per raggiungere questo scopo, l’anello e il matrimonio, le regole di Chioggia vanno rispettate. - scrive il regista Paolo Valerio - Il mondo femminile, fatto di famiglie e relazioni, di lavoro al merletto e di sogni d’amore, di attesa e di vitalità, è il luogo della strada. Accanto, il canale, il mondo degli uomini del mare che tornano per ripartire. Lo spazio esterno è il luogo  di ritrovo dei popolani, del commercio, il luogo delle promesse d’amore, delle gelosie e delle baruffe, il luogo in cui il lieto fine è possibile. In scena una compagnia di attori di prim’ordine: Luca Altavilla, Francesca Botti, Leonardo De Colle, Piergiorgio Fasolo, Stefania Felicioli, Riccardo Gamba, Margherita Mannino, Michela Martini, Valerio Mazzucato, Giancarlo Previati, Anna Tringali, Vincenzo Tosetto, Francesco Wolf.

Mercoledì 12 dicembre (turno B) si cambia registro con GIOVANNA D’ARCO, scritto diretto ed interpretato da MONICA GUERRITORE che dichiara: «La sua passione è universale e travalica il tempo, la sua idea di libertà è eterna». Guerritore indossa l’armatura della nota “pulzella d’Orléans” facendo rivivere il suo personaggio nella nostra epoca. Compagna di ribellione e speranza di Che Guevara, del giovane cinese che a piazza Tien An Men ferma col suo corpo un carro armato, di uomini e donne 'forti della forza' che viene dall’istinto di libertà. Le proiezioni che accompagnano tutto lo spettacolo testimoniano, attraverso insolite contrapposizioni, come si levino alte in ogni tempo le voci contro il Potere. L’accostamento musicale di artisti come i Queen e Tom Waits crea invece una risonanza emotiva che permette di accompagnare Giovanna alla sua morte senza rimanerne distanti.

Dopo la pausa natalizia il primo appuntamento di Stagione nel nuovo anno è fissato per giovedì 31 gennaio e venerdì 1 febbraio (turni A e B) con FABIO SARTOR e CATERINA MURINO protagonisti de L'IDEA DI UCCIDERTI, con la partecipazione di Paila Pavese. L’idea di uccidere. - scrive l’autore e regista Giancarlo Marinelli - Sono un uomo “femminista” dalla nascita: adoro le donne, eppure, immedesimandomi nel protagonista di questa storia, quello “spettro” è affiorato. Capiterà anche al pubblico che assisterà allo spettacolo. E mi odierà, e si odierà per questo. Questa è una storia sull’amore come arma di distruzione di massa. Questa è una storia capace di spaventare il pubblico come quando si legge in un giornale di una possibile epidemia, di un virus che potrebbe colpire tutti: “E se capitasse anche a me?”. La risposta non c’è. Non può esserci. Ché il Teatro non si occupa mai del vaccino. Ma solo del contagio.

A febbraio (sabato 16 - turno A) in palco la COMPAGNIA ELSINOR che mette in scena MISERIA&NOBILTÀ scritto da Michele Sinisi con Francesco M. Asselta dal testo di Eduardo Scarpetta, attore e autore del teatro napoletano nonché capostipite della dinastia teatrale degli Scarpetta-De Filippo. Per il regista Sinisi Miseria&Nobiltà è “un dramma che sta contemporaneamente dentro e fuori la scena, un po’ come stare dentro e fuori dal personaggio, o da se stessi: è miseria e nobiltà del mestiere del vivere recitando”. Questa versione della storia dello squattrinato Felice Sciosciammocca tiene il pubblico inchiodato alla sedia, svincolandosi dall’originale di Scarpetta. Giocando con i dialetti restituisce la complessità di una commedia tutta italiana in cui dialoghi e scene sono un vero e proprio collante sociale, quasi una canzone pop il cui ritornello potrebbe essere ripetuto all’unisono da tutta la platea. Un’occasione per interrogarsi sulla vita e sul teatro di oggi.

Dal cinema al teatro e dal teatro al cinema, sempre applaudito e apprezzato. Ci riferiamo all’attore udinese GIUSEPPE BATTISTON che, venerdì 1 marzo (turno A), al Teatro Accademico sarà CHURCHILL, testo di Carlo G. Gabardini e regia di Paola Rota. È possibile che un uomo da solo riesca a cambiare il mondo? Cosa lo rende capace di cambiare il corso della storia, di intervenire sul fluire degli eventi modificandoli? Cosa gli permette di non soccombere agli ingranaggi? La capacità di leggere la realtà? Il contesto? Il coraggio? La forza intellettuale? Battiston incontra la figura di Churchill, la porta in scena, la reinventa, indaga il mistero dell’uomo attraverso la magia del teatro, senza mai perdere il potente senso dell’ironia affermando che <>.

La Stagione chiude in bellezza (21 e 22 marzo - turno A e B) in compagnia dell’emozionante e coinvolgente LELLA COSTA interprete di QUESTIONI DI CUORE, lettura de Le Lettere del Cuore di Natalia Aspesi da un’idea di Aldo Balzanelli, musiche di Ornella Vanoni. Le Lettere di Aspesi sul Venerdì di Repubblica con questo spettacolo diventano una sorta di viaggio attraverso la vita sentimentale e sessuale degli italiani nel corso degli ultimi trent'anni. I tradimenti, le trasgressioni, le paure, i pregiudizi. Migliaia di storie intorno d’amore e passione che, incredibilmente, non cambiano con il passare dei decenni e l’evoluzione del costume. In tanti hanno impugnato la penna (ora la tastiera del pc) per scrivere a Natalia Aspesi chiedendo consigli o pareri. E le risposte, argute, comprensive, feroci, spesso sono più gustose delle domande.

ABBONAMENTO:

Programma A (n. 6 spettacoli)  €  120,00

Programma B (n. 4 spettacoli)  €    85,00

BIGLIETTI:                                                

posti centrali  intero €    25,00 / ridotto  €  23,00

posti laterali   intero  €    17,00 / ridotto €  14,00

I biglietti ridotti sono riservati alle persone di età inferiore a 30 anni e superiore a 65

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