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A Treviso il Comune dice stop alle nuove costruzioni in zone di pregio

Ca' Sugana ha approvato solo 7 proposte su 17. Svolta sugli accordi tra soggetti pubblici e privati, l’assessore Tassinari: «Considerati positivamente quelli finalizzati ad agevolare la residenzialità di qualità»

L’Amministrazione comunale ha terminato di esaminare la prima tranche di proposte di accordo pubblico-privato (art.6 L.R: 11/2004) pervenute, definendo il rilevante interesse pubblico per 7 di queste e l’inammissibilità tecnica o urbanistico-ambientale per le altre 10.  Il rilevante interesse pubblico territoriale, ambientale ed urbanistico, ricade su 2 domande di edilizia commerciale e 5 di edilizia residenziale. Le richieste raccolte elative alle aree residenziali hanno riguardato in due casi sottrazione o modifica di aree già edificabili, in altri tre casi la previsione di edificazione in ambiti di completamento dell’edificato esistente, in aree già dotate di infrastrutture e urbanizzazioni, comunque a fronte di significativi benefici pubblici.

Le istanze accolte a carattere commerciale hanno riguardato insediamenti già esistenti, uno che mira a riqualificare un ambito degradato, ed un altro per il quale si prevede l’ampliamento di un edificio, in luogo di una nuova realizzazione, con una complessiva riduzione della volumetria oggi prevista nello strumento urbanistico. I limiti e le valorizzazioni sopradescritti rappresentano indirizzi di un concreto percorso di rigenerazione attuato dall’Amministrazione, anche per mezzo della variante urbanistica in corso di redazione, che consentirà di poter operare sul territorio importanti progettazioni aventi come obiettivo la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, la rigenerazione di buchi neri presenti nel territorio ed il contenimento del consumo di suolo.

«Tra le proposte di articoli 6 ad oggi valutate, afferenti la nuova edificabilità, sono state considerate in maniera positiva le istanze finalizzate ad agevolare l’inserimento di interventi di qualità, verso una mixité sociale, locati in ambiti già dotati delle necessarie urbanizzazioni, vertendo il più possibile verso il contenimento del consumo di suolo», afferma l’assessore all’Urbanistica e alla Rigenerazione Urbana del Comune di Treviso, Linda Tassinari. «Particolare attenzione è stata anche riposta al tema del commercio, per il quale sono state valutate le possibili ricadute sugli esercizi di vicinato, la saturità degli ambiti, e per tale logica sono stati posti reali limiti ai possibili nuovi inserimenti commerciali, decidendo per questi solo se afferenti al ripristino di volumi degradati esistenti, in ambiti già congrui alle destinazioni o in parti del territorio sprovviste di tali servizi proprio con lo scopo di favorire l'utenza di zona ma non creare disagi ai punti di vendita già esistenti».

Il beneficio pubblico è stato individuato in almeno il 50% del plusvalore delle proposte approvate e sarà destinato prevalentemente alla realizzazione di opere pubbliche negli ambiti d’intervento a favore di nuovi percorsi ciclabili, dell’infittimento dell'illuminazione pubblica, al miglioramento della viabilità esistente favorendo la creazione ed il collegamento tra nuove centralità, con il fine di agevolare la rete progressiva riuscendo a ricucire le varie parti dei territorio che saranno fruibili con i nuovi percorsi protetti.

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