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I liceali del Levi di Montebelluna in visita a Spalato tra storia, emozioni e progetti

La terza B del Liceo Classico ha restituito la visita che il Linguistico II Gimnazija di Spalato ha fatto lo scorso ottobre. E’ stata una settimana di condivisione e approfondimento delle reciproche tradizioni e culture

MONTEBELLUNA “Al di qua e al di là dell’Adriatico vedo le stesse facce. Vedo in voi studenti le stesse aspirazioni, sogni ed emozioni”. Così la preside del II Gimnazija di Spalato, professoressa Ivanka Kovacevic, ha riassunto l’incontro tra gli studenti del suo Liceo Linguistico, classe terza sezioni A, D ed F e quelli del Liceo Levi, terza classico B di Montebelluna. Gli studenti di Montebelluna accompagnati dal preside del Levi, ingegner Ezio Toffano, si sono trattenuti in Croazia dal 20 al 26 aprile, restituendo la visita che i loro coetanei avevano fatto nell’autunno scorso. Sono stati giorni intensi di studio e conoscenza della storia e delle tradizioni della regione di Spalato, entrata nella stessa area culturale europea fin dal III secolo avanti Cristo con la colonizzazione dei greci provenienti da Siracusa, l’Alto Adriatico ha poi continuato a mantenersi area comune con i Romani e soprattutto con la dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia e poi degli Asburgo.

Gli studenti sono stati ospitati dalle famiglie degli allievi croati, condividendo la vita quotidiana e partecipando alle iniziative formative organizzate dal team di docenti italiani (professoressa Marica Longano e professor Mariano Montagnin) e croati (professoresse Katica Babarovic, Sanja Buterin Licic e Silvana Soldo). “Senza la collaborazione delle famiglie italiane e croate – ha più volte sottolineato il preside Ezio Toffano – questo gemellaggio non sarebbe stato possibile. Serviva una condivisione quotidiana per creare un ponte autentico tra le due sponde dell’Adriatico”. Un sostegno importante è arrivato pure dal sindaco di Montebelluna, Marzio Favero e dall’assessore all’istruzione Claudio Borgia.

Gli studenti hanno visitato il palazzo dell’imperatore Diocleziano, che occupa il centro della città portuale di Spalato: il 30 per cento è stato recuperato e restaurato, mentre il resto costituisce il cuore più antico e autentico della città. Qui si rifugiarono nel 615 gli abitanti della vicina Salona premuti dagli Avari, un po’ la stessa cosa che accadde agli abitanti di Altino che, in fuga dagli Unni, fondarono Venezia. Gli studenti hanno potuto analizzare le diversi stratificazioni e poi recatisi, il giorno 23 aprile, a Salona visitare un sito archeologico che ha riportato alla luce i principali centri (anfiteatro, basiliche, teatro, foro) di un’antica città romana, 60mila abitanti, la quarta dell’Impero. A completare la riflessione archeologica la visita alla città di Traù, patrimonio Unesco dell’umanità, che nei suoi monumenti evidenzia la lunga dominazione della Serenissima fino al 1797: nonostante le drammatiche vicende del secolo scorso abbiano fatto sparire lo splendido leone di San Marco che si trovava in una loggia con opere di Niccolò Fiorentino.

Festosa e ricca di significato l’accoglienza da parte delle autorità locali. Gli studenti italiani e croati e i loro docenti sono stati ricevuti nella sala del consiglio del Comune di Spalato dalla vicesindaco Jelena Hrgovic che ha insistito sull’antico dialogo tra le due sponde dell’Adriatico che continua ancora oggi. Stessa cosa è avvenuta a Solin vicino a Salona, con il ricevimento da parte dell’Assessore alla cultura Darko Bilandzic, che ha sottolineato l'impegno del suo Comune a favore della formazione dei giovani, e a Traù dove nella antica sede comunale l’assessore alla cultura Duska Guina ha voluto incontrare e stringere la mano a tutti gli studenti protagonisti dello scambio.

Da ricordare i due incontri con la Comunità italiana di Spalato. Le testimonianze della cultura veneta e italiana sono largamente presenti a Spalato, tanto che gli studenti croati, che hanno partecipato al gemellaggio, studiano come seconda lingua straniera proprio l’italiano. Il giorno 22 aprile gli studenti del Levi hanno presentato presso la sede della comunità Italiana di Spalato il cortometraggio realizzato due anni fa da una loro ex compagna di Liceo, Alessandra Gonella. Il film, prodotto da Andrea Franchin si intitola “Profumo di Venezhia” ed è ambientato a Montebelluna. Liberamente ispirato al romanzo di Aldo Durante, è una toccante storia che racconta la tragica vicenda dei “dieci martiri”, che furono trucidati il 22 marzo 1945. Alla proiezione era presente il viceconsole italiano di Croazia, Mala Medic, e la presidente della Comunità italiana dottoressa Antonella Tudor.

I docenti poi, il giorno 25 aprile, hanno partecipato all’inaugurazione della mostra di dipinti in china di Leonardo Bellaspiga, ingegnere originario di Osimo che nella sua pittura ripercorre in maniera originale e commossa i luoghi “da Trieste a Cattaro” dove i Veneziani si insediarono e svilupparono i loro commerci. Gli studenti sono ripartiti il giorno 26 aprile rientrando a Montebelluna nella tarda serata. Tutti gli obiettivi didattici sono stati raggiunti: dalla socializzazione con gli studenti croati con cui si sono consolidati rapporti che andranno al di là del gemellaggio, alla conoscenza della storia antica e moderna del bacino dell’Alto Adriatico, fino allo scambio culturale che si è alla fine rappresentato in un piccolo concerto di violini tenuto da allieve italiane e croate (musiche di Dvoràk).

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