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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Sanità, 21mila prestazioni in attesa: l'Ulss 2 potenzia la telemedicina

Giovedì 10 novembre a Villa Carisi la presentazione delle iniziative per ridurre interventi ed ospedalizzazioni aiutando pazienti e famiglie. Il primo hub alla casa di riposo Menegazzi gestita da Israa

Dalla corsia reale alla corsia virtuale ma sempre con la massima cura e attenzione al paziente. L'Ulss 2 ha presentato giovedì 10 novembre i progetti di telemedicina in atto per far fronte all'elevato numero di visite ancora in lista d'attesa: si tratta di 21mila prestazioni sanitarie "galleggianti" di cui la metà sono visite di controllo che l'azienda sanitaria trevigiana vorrebbe, almeno in parte, smaltire da remoto grazie al supporto dei nuovi dispositivi tecnologici entrati in uso dopo il primo lockdown.

Le diverse progettualità sono state presentate a Villa Carisi, alla presenza, oltre che del dg Benazzi, del direttore sanitario, Stefano Formentini, e del direttore dei Servizi socio-sanitari, Roberto Rigoli. Erano inoltre presenti tre primari direttamente coinvolti nelle nuove progettualità: il direttore del dipartimento Medicina Specialistica, Antonio Antico, il direttore della Geriatria di Treviso, Andrea Rossi, e il responsabile del dipartimento Riabilitazione Funzionale ospedale territorio, Marco Gugelmetto. «Su 21mila prestazioni "galleggianti" - spiega il dottor Formentini - solo 64 in tutta la provincia sono quelle di carattere "urgente" e si tratta di interventi di Radiologia. Tra le altre prestazioni non ancora prese in carico ci sono 11.190 visite di controllo». L'Ulss 2 punta a ridurle dall'anno prossimo proprio grazie alle visite da remoto: fino al 2024 l'azienda sanitaria non avrà nuovi specialisti a disposizione quindi il progetto è quello di formare medici e infermieri alle nuove tecniche di telemedicina per essere operativi nel più breve tempo possibile. «Un progetto quello della telemedicina - sottolinea il dottor Rigoli - partito dopo il primo lockdown Covid con le visite da remoto e i macchinari per i tamponi dati ai comuni della Marca, a partire da Zero Branco». 

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Di cosa si tratta

La telemedicina messa in campo dall'Ulss 2 va dal monitoraggio del paziente in attesa di intervento cardiochirurgico, agli esami con teleconsulto dello specialista nelle strutture per anziani, dai pazienti chirurgici monitorati a domicilio prima e post intervento alla telemedicina diagnostica in ambito radiologico, dalla telecardiologia alla teleneurologia con un occhio di riguardo ai pazienti anziani, ospiti delle Rsa. Il primo hub dell'iniziativa sarà infatti alla Residenza Giuseppe Menegazzi di Treviso, gestita da Israa, dove l'Ulss 2 ha allestito un vero e proprio laboratorio in un tavolo da lavoro di poco più di due metri con test monouso che serviranno per gli ospiti della struttura.

I progetti realizzati con l'utilizzo della telemedicina rappresentano dunque una nuova modalità di assistenza che garantisce una migliore presa in carico dei pazienti, in particolare cronici, anziani ospiti delle case di riposo e persone in regime di assistenza domiciliare integrata, tramite l'utilizzo di dispositivi che consentono il monitoraggio a distanza e la tempestiva presa in carico in caso di necessità: pazienti e operatori hanno a disposizione orologi o bracciali per il controllo continuo dei parametri e strumentazioni diagnostiche portatili per effettuare analisi radiologiche, di laboratorio e microbiologiche, direttamente collegate al fascicolo sanitario elettronico del paziente. L'obiettivo è favorire pazienti e famiglie, riducendo il più possibile le ospedalizzazioni non necessarie e lo stress che ne deriva. Riuscire ad abbassare i tempi di presa in carico dei pazienti porterebbe quindi ad una netta riduzione del numero di visite ancora in lista d'attesa.

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