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Sette nuovi treni per il Veneto, Zaia: «Investimento senza precedenti»

Martedì 9 marzo la cerimonia di consegna: 20 su 78 i nuovi treni "Rock" e "Pop" già in circolazione in Veneto, ai quali entro la fine di marzo se ne aggiungeranno altri due

«Quando nel 2010 ho iniziato a guidare la Regione, avevo due problemi da affrontare: la sanità e i treni. Di questi ultimi, ogni giorno sui giornali si scriveva che erano in ritardo, sporchi e frequentemente guasti. Abbiamo deciso quindi di dare una svolta e ci siamo riusciti grazie all’accordo con Trenitalia, realizzando insieme un investimento che non ha precedenti e che ci ha consentito di migliorare costantemente la qualità del servizio regionale di trasporto pubblico su ferro in tutti i suoi aspetti, arrivando addirittura, attraverso la graduale sostituzione dei vecchi treni con i nuovi 47 Rock e 31 Pop, a portare entro il 2023 l’età media della flotta da 16 a 4 anni. Se dovessi fare una sintesi di questo progresso, direi: benvenuti in Giappone».

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Lo ha detto oggi, martedì 9 marzo, il presidente del Veneto Luca Zaia, partecipando, insieme alla vicepresidente Elisa De Berti, alla cerimonia di consegna di sette nuovi treni regionali nell’officina di Trenitalia a Marghera. Presenti anche l’amministratore delegato dell’azienda, Luigi Corradi, il direttore della divisione passeggeri regionale, Sabrina De Filippis e quello del Veneto, Tiziano Baggio. Con i sette treni consegnati oggi, sono 20 su 78 i nuovi treni Rock e Pop già in circolazione in Veneto, ai quali entro la fine di marzo se ne aggiungeranno altri due. Tutti sono riconoscibili per la particolare livrea che ripropone la bandiera della Regione con il leone di San Marco, per dare, come ha sottolineato Zaia: «un segno dell’identità veneta». «I dati di customer satisfaction testimoniano che stiamo facendo un percorso virtuoso - ha aggiunto il Governatore veneto - viene percepita una più accurata pulizia dei mezzi e la percentuale sulla puntualità si attesta al mese scorso al 96,9%: praticamente, nel 2021, 97 treni su 100 sono arrivati puntuali a destinazione. Abbiamo quindi ridonato ai veneti un vero servizio su rotaia, più efficiente e affidabile. Ribadisco l’invito a tutti di rispettare e trattare bene questi nuovi treni». Zaia ha concluso il suo intervento accennando al Treno delle Dolomiti: «Un obiettivo - ha detto - al quale, in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, continuiamo a guardare. Per certi versi sarà anche un sogno, però noi a questo progetto intendiamo lavorarci concretamente, contando anche sull’aiuto del governo. Il padre e la moglie del presidente del consiglio sono veneti, il ministro dell’economia è bellunese: se non lo facciamo adesso, il Treno delle Dolomiti non lo facciamo più».

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Dal canto suo, la vicepresidente De Berti ha anticipato alcune novità del servizio previste per i prossimi mesi: «Dal giugno ci sarà una nuova offerta cadenzata con otto collegamenti diretti Belluno/Venezia e 7 collegamenti diretti Venezia/Belluno effettuati con convogli Pop e sarà attivata la circolazione di mezzi elettrici tra Conegliano e Belluno. Inoltre, completeremo l’offerta oraria cadenzata di treni veloci tra Venezia e Verona con l’aggiunta di 4 servizi permanenti nella fascia oraria tra le 10 e le 13. Dal mese di settembre, infine, saranno istituite nuove relazioni dirette Bassano/Vicenza e viceversa, effettuate con treni Pop, in appuntamento con l’offerta AV da e per Milano». Il contratto di servizio tra Regione e Trenitalia ha una durata di quindici anni (2018-2032) e un valore di circa 4,5 miliardi di euro. Gli investimenti ammontano complessivamente a circa un miliardo: oltre 661 milioni sono destinati all’acquisto degli 87 nuovi treni, il resto all’ammodernamento e potenziamento degli impianti di manutenzione di Marghera, Verona e Treviso.

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