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Aeroporto Canova: da inizio anno 2,2 milioni di passeggeri

Sale a 12,6 milioni di euro il volume di passeggeri degli aeroporti di Venezia, Verona e Treviso nel periodo da gennaio a ottobre, in forte recupero rispetto al 2019. Nuovi voli e destinazioni per l'inverno

Con la chiusura ad ottobre della stagione estiva, il traffico del Polo Aeroportuale del NordEst registra 12,6 milioni di passeggeri da gennaio a ottobre, circa l’80% di quanto realizzato nello stesso periodo del 2019, anno di riferimento prima della crisi determinata dalla pandemia. L'85% del traffico del periodo è stato generato nella stagione estiva (aprile-ottobre), a fronte   di un’incidenza dell’80% nel 2019. Una crescita in cui, dopo un primo trimestre condizionato negativamente dalla diffusione della nuova variante omicron, si sono concentrate ed espresse potenzialità solo temporaneamente frenate, intercettate per tempo dalle compagnie aeree che, nonostante il contesto ancora instabile, con determinazione hanno messo in vendita voli e destinazioni. Le previsioni per fine 2022, sono di 14,9 milioni di passeggeri complessivi per i tre aeroporti, che corrispondono all’81% dei passeggeri registrati nel 2019. L’analisi dei dati distinti per aeroporto, evidenzia come ognuno dei tre scali stia progressivamente recuperando quote di traffico, grazie ad un coordinamento in un unico sistema che favorisce un dialogo sinergico con le compagnie aeree, fondamentale in un contesto in continua evoluzione.

Treviso

L'aeroporto Antonio Canova di Treviso ha registrato nei primi dieci mesi dell’anno 2,2 milioni di passeggeri, che corrispondono all’88% del 2019. Da inizio aprile, per tutto il periodo estivo, lo scalo ha gestito un volume medio di 250mila passeggeri al mese. Una crescita alimentata dagli investimenti sullo scalo di Ryanair (a giugno 2021 ha aperto una sua base operativa stabile con 2 aeromobili) e Wizzair, che insieme garantiscono l’offerta di un vasto network di destinazioni “punto a punto”. I primi dieci paesi collegati dal Canova nel periodo estivo sono stati Romania, Spagna, Italia, Belgio, Gran Bretagna, Polonia, Francia, Germania, Irlanda e Albania, che insieme rappresentano il 76% del traffico complessivo. Le previsioni per fine 2022 sono di 2,8 milioni di passeggeri, l’86% rispetto al 2019. Per la stagione invernale 2022-2023 sono previste 49 destinazioni, di cui 43 di Ryanair, che rappresenta l’85% del traffico totale, e 6 di Wizz Air.  All’interno di questa offerta, le novità sono rappresentate dai voli su Amman, Gran Canaria, Tallinn, Crotone di Ryanair, e Suceava (Romania) di Wizz Air. 

FOTO C.BOZZOLO

Il commento

Camillo Bozzolo, direttore sviluppo aviation del Gruppo Save (foto sopra), conclude: «Le previsioni per il 2022 erano da un lato di una ripresa del mercato europeo, che seguiva il segmento nazionale riattivato nel 2021, dall’altro di un parziale ritorno dei flussi intercontinentali. La diffusione a inizio anno della variante Omicron ha rimandato di tre mesi le aspettative ma, con la stagione estiva, il traffico del nostro sistema è letteralmente esploso, aiutato in particolar modo dal mercato degli Stati Uniti, vista anche la parità delle monete. Le prospettive per il 2023 sono di procedere con la ripresa avviata ad aprile di quest’anno, in parallelo alla graduale riapertura dei mercati a livello internazionale, in collaborazione con le compagnie aeree che operano nei nostri aeroporti, che intendono mettere in vendita un numero di posti quasi in linea con quelli del 2019».

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