Alberi tagliati in via Battistel, i residenti: «Gestione discutibile di questo spazio pubblico»
La lettere aperta al Comune di Treviso di Ezio e Franca Benvegnù, in rappresentanza di un gruppo di cittadini che vivono al confine con il parco dello Storga. Venerdì scorso l'intervento di alcuni operai
Sette alberi tagliati al termine di via Battistel, nel quartiere trevigiano di Selvana, al confine con il parco dello Storga. Ad avvisare i residenti di quanto sarebbe accaduto, venerdì scorso, un cartello in cui si avvisava dell'avvio dei lavori di disboscamento. L'intervento è però fortemente contestato da alcuni residenti che sostengono come le piante non fossero in realtà malate. Da qui una lettera inviata al Comune di Treviso che di seguito riportiamo.
La lettera
Buongiorno,
siamo residenti in via Battistel e zone limitrofe e da oltre 40 anni abbiamo la fortuna di vivere ai confini di un tratto del parco della Storga, un’oasi naturale preziosa e unica, a due passi (poche pedalate) dalle mura di Treviso. Negli anni, abbiamo contribuito, nell’ambito delle nostre possibilità ed in collaborazione con l’amministrazione comunale, a preservare questo luogo pubblico meraviglioso, che è a disposizione di tutti coloro che amano la natura del nostro territorio.
Nella giornata di venerdì 18/2 si sono presentati operai che hanno dichiarato di essere stati incaricati dal Comune di dover abbattere alcuni alberi ammalorati e hanno iniziato un lavoro di disboscamento. Dalle foto allegate non ci sembra che gli alberi siano malati. Ecco perché oggi siamo sconcertati dalla volontà di abbattere diversi piante che rappresentano una risorsa importantissima per questo luogo. Perché rischiare di comprometterlo?
Già in diverse occasioni sono stati evitati, in questo tratto del parco, interventi di ‘manutenzione’ devastanti, attuati in modo burocratico, senza alcun rispetto per l’ecosistema e le persone che possono usufruirne liberamente. Inoltre, queste piante non creano alcun pericolo per i frequentatori del parco, sono solide, belle, lontane da costruzioni e infrastrutture. Non siamo oltranzisti o estremisti della difesa del verde, ma cittadini preoccupati della faciloneria con cui certe aziende delegate dalle amministrazioni ad intervenire sul territorio possono operare.
Noi che abbiamo la fortuna di abitare questi luoghi ci sentiamo responsabili per la loro protezione: è nel nostro interesse di cittadini e comunità mettere in evidenza la gestione discutibile di questo spazio pubblico; un modo di operare che può solo peggiorare la qualità della vita di tutti, perché privi di un criterio ispirato da principi di sostenibilità ambientale e sociale, aspetti oggi irrinunciabili. La nostra Amministrazione è al corrente di questo possibile sfregio ambientale? E come lo giustificherebbe, dopo che fosse stato compiuto? Ezio e Franca Benvegnù, in rappresentanza di un gruppo di residenti
La replica del Comune: «Erano piante malate»
«Tutti gli alberi tagliati saranno sostituiti da alberi nuovi -ha spiegato il vicesindaco, Alessandro Manera- l'agronomo ha valutato le piante come ammalorate e qualcuna con il pericolo di caduta. Entro una settimana ne saranno piantumate di nuove. Purtroppo quella dell'abbattimento è un'estrema ratio».