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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La Cisl Belluno Treviso il 9-10 febbraio celebra il suo terzo Congresso

In presenza alle Fiere di Santa Lucia di Piave. Diretta streaming su www.cislbellunotreviso.it

Cambiare, tutelare e crescere per realizzare un mondo più umanamente sostenibile, perché solo nella sostenibilità declinata in tutti gli ambiti della vita umana, a partire dal lavoro, vi è la speranza e la possibilità di un futuro equo e dignitoso. La Cisl Belluno Treviso il 9 e 10 febbraio celebra il suo terzo Congresso, dal titolo “Umanamente sostenibile: cambiare, tutelare, crescere”. Conclusi i percorsi congressuali delle Federazioni di categoria, i 265 delegati eletti si danno appuntamento nella sede fieristica di Santa Lucia di Piave (Treviso) per il più importante momento di partecipazione attiva e democratica della Cisl interprovinciale. Il Congresso sarà trasmesso in streaming su www.cislbellunotreviso.it. I delegati di tutti i comparti del mondo del lavoro rappresentati dalle categorie sindacali e i Pensionati, al termine dei due giorni di Congresso eleggeranno i 130 componenti del Consiglio generale, che avrà il compito di votare per il rinnovo della Segreteria confederale guidata dal novembre del 2020 dal segretario generale Massimiliano Paglini, affiancato dai segretari Teresa Merotto e Nicola Brancher e dai componenti dello staff Rudy Roffarè ed Edoardo Dorella.

«Il percorso congressuale - afferma il Segretario generale Massimiliano Paglini - nonostante le difficoltà causate dalla recrudescenza della pandemia di questi ultimi mesi, è stato intenso e partecipato, a testimoniare la connessione reale esistente fra le Federazioni di lavoratori e pensionati con gli iscritti che rappresentano e il radicamento territoriale della Cisl a Belluno come a Treviso. Abbiamo posto al centro del Congresso i concetti di umanità e sostenibilità, che non sono slogan retorici: l’attuale modello di sviluppo e la logica del profitto fine a sé stessa hanno rotto la coesione sociale, impoverito il senso di essere comunità e le relazioni tra persone, amplificato disuguaglianze e violato la dignità dei lavoratori. Il nostro agire sindacale dovrà sempre più mirare alla sostenibilità umana in tutti gli ambiti: sociale, lavorativo e demografico. Tutelare la sicurezza sul lavoro e la regolarità dei contratti, combattere il precariato, difendere il diritto allo studio, trasformare il sistema industriale, rafforzare la sanità pubblica e distribuire equamente la ricchezza sono elementi imprescindibili per una società sostenibile, inclusiva e accogliente, che sostiene la genitorialità e pensa alle giovani generazioni, creando così le condizioni per garantire un futuro a noi, ma soprattutto a chi verrà dopo di noi».

Anche per questo, il primo giorno di Congresso, mercoledì 9 febbraio, che sarà aperto dalla relazione del segretario generale, verrà presentata una ricerca realizzata dalla Fondazione Corazzin e dall’Ufficio Studi della Cisl Belluno Treviso sulla condizione giovanile a Belluno e Treviso, stretta tra declino demografico, precarietà e difficoltà di accesso al credito. «In due province dove su 10 assunzioni mediamente solo una è a tempo indeterminato - commenta Paglini -, dove il reddito medio di una famiglia under 35 anni è fermo da 15 anni a quota 30 mila euro, dove il numero di giovani è in costante calo - negli ultimi vent’anni gli under 29 nel Bellunese sono diminuiti di quasi 9 mila unità (-15%) e nella Marca dal picco del 2009 di 265.304 giovani si registra il crollo del 2020 con appena 254.463 ragazzi residenti in provincia - e dove il tasso di natalità nel corso del tempo si è andato riducendo, si rischia non solo un generale spopolamento, ma anche una frattura sociale e generazionale pesante, una rottura profonda del patto fra generazioni che dovrebbe essere la base su cui si fonda una società che si ritiene civile e progredita. In questo contesto dev’essere prioritario l’impegno per garantire ai giovani una reale inclusione nella vita sociale e comunitaria per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla prima abitazione e all’indipendenza economica».

Giovedì 10 febbraio, il dibattito riprenderà alle 9.00 e sarà arricchito da una tavola rotonda che mira ad approfondire e gettare uno sguardo diverso sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza. “Dalla retorica dell’emergenza alla sfida della piena cittadinanza”: questo il titolo della tavola rotonda che vedrà il confronto fra Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, don Bruno Baratto, direttore dell'Ufficio pastorale diocesano per le Migrazioni della Diocesi di Treviso e il professor Stefano Allievi, Ordinario di Sociologia all’Università di Padova. Spiega Teresa Merotto, segretaria Cisl Belluno Treviso: «Da un lato la crisi e la vergogna umanitaria dei profughi lasciati morire di freddo ai confini dell’Europa o annegati nel Mediterraneo, dall’altro il drammatico andamento demografico dell’Italia e di alcune province, come Belluno, e la difficoltà di soddisfare le reali necessità di manodopera del sistema produttivo e imprenditoriale del Nord Est. Occorre uscire al più presto dalla logica emergenziale dell’immigrazione irregolare e mettere in atto politiche migratorie strutturali e razionali, così come politiche coraggiose di accoglienza e di integrazione lavorativa e sociale, intervenendo qui ed ora, aprendo le porte a chi sta premendo ai confini dei nostri paesi in cerca di lavoro e di riscatto sociale».

La Cisl Belluno Treviso si presenta al suo terzo Congresso con 92.465 iscritti e con numeri in crescita in tutte le attività delle Categorie, dei Servizi, delle Associazioni e degli Enti, come rendicontato dal Bilancio di missione, resoconto delle attività, della contrattazione, dei servizi e dell’azione politica messa in campo dall’Organizzazione sindacale negli ultimi tre anni, due dei quali contrassegnati dall’emergenza Covid che ha accelerato processi già in corso di potenziamento dei servizi online e da remoto. «Le sedi non sono mai state chiuse - spiega il segretario organizzativo Nicola Brancher -, abbiamo continuato ad erogare i nostri servizi su appuntamento e con nuove modalità, con le 25 sedi che sono diventate operative anche da remoto, garantendo assistenza a distanza e online. È dell’anno appena trascorso la novità del numero unico taglia-attese per prenotare gli appuntamenti al Caf e al patronato Inas (0422 1660661), che ha gestito circa 130 mila chiamate e fissato 100 mila appuntamenti».

Il Caf ha gestito complessivamente 103.448 pratiche di cui 64.730 dichiarazioni dei redditi. 71.500 le pratiche seguite dal patronato Inas nel 2021, di cui 50.394 nella Marca e 21.106 nel Bellunese, 377 gli iscritti tutelati dall’Ufficio vertenze, 410 da Anolf, l’associazione che segue i cittadini stranieri nelle pratiche di cittadinanza, 1.085 dal Sindacato degli inquilini Sicet, 821 da Adiconsum.

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