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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Forte boato, tremano le case: cittadini spaventati escono dalle case

E' successo nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 21 marzo. Il rumore di un'esplosione, causata probabilmente da un aereo militare, è stata percepita nella zona di San Giuseppe a Treviso, lungo la Noaese e tra San Biagio di Callalta e Roncade

E' da attribuire all'infrangersi della barriera del suono, da parte di uno o più aerei militari, il forte boato percepito nel primo pomeriggio di oggi da migliaia di cittadini residenti nella zona del quartiere trevigiano di San Giuseppe ma anche a Roncade, San Biagio di Callalta e Monastier. Il rumore, un forte esplosione, avrebbe fatto tremare le case tanto da allarmare i residenti, costretti ad uscire all'esterno. Numerose telefonate sono giunte ai centralini dei carabinieri, dei vigili del fuoco e del Suem 118. Il boato è stato percepito anche il provincia di Venezia, soprattutto tra Jesolo, Cavallino, Mestre e Venezia, nel centro storico.

La nota della base di Istrana: bang sonico per un caccia dell'aeronautica militare

Il volo supersonico era stato pianificato e condotto nel rispetto delle regole previste. Un caccia F-2000 Eurofighter del 51° Stormo dell’Aeronautica Militare, di stanza a Istrana, durante una missione di volo pianificata, intorno alle ore 14 di lunedì 21 marzo, ha superato la barriera del suono all’altezza di Chioggia generando un bang sonico a circa 14mila metri di quota, nello spazio aereo sovrastante la parte nord del mare Adriatico. Il volo, regolarmente autorizzato e condotto nel rispetto delle regole in vigore, rientra tra le normali attività addestrative per il mantenimento della prontezza operativa dei Reparti impegnati nella difesa dello spazio aereo nazionale. L’attività è avvenuta alla quota e velocità previste, in aree appositamente create per l’effettuazione di  voli supersonici e manovre addestrative. Il boato è stato avvertito al suolo nonostante la quota elevata perché le condizioni meteorologiche di vento e temperatura hanno, verosimilmente, amplificato la propagazione dell'onda d'urto. L'Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all'anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri Paesi appartenenti alla NATO. La difesa dello spazio aereo nazionale, oltre che dal 51° Stormo di Istrana è garantita dal 4° Stormo (Gr), dal 36° Stormo (Ba), dal 37° Stormo (Tp) con velivoli Eurofighter e dal 32° Stormo di stanza ad Amendola (Fg) con caccia F-35.

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