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Ecco il parco commerciale "Canova": centinaia di trevigiani all'inaugurazione

Risorge l'area ex Marazzato con un progetto green a pochi passi dall'aeroporto, lungo la Noalese: 270 alberi, pareti degli edifici in ceramica fotoattiva, un impianto fotovoltaico. Resta il nodo del parcheggio. Il vicepresidente del gruppo Alì, Gianni Canella: «Era un'area cementificata, l'abbiamo riqualificata»

Trampolieri, circensi, musica, un super-rinfresco e una festa che proseguirà per tutta la giornata, con un concerto pomeridiano ad accompagnare l'evento. Inaugurazione in grande stile, oggi, 31 agosto, per il nuovo parco commerciale "Canova" lungo la Noalese, a pochi passi dall'aeroporto e dalla tangenziale. Sorge dove un tempo si trovava l'ex concessionario Marazzato e comprende, oltre al supermercato Aliper, anche i negozi Arcaplanet, Euronics Bruno, Poltronesofà, il bar bistrot Laif, abbigliamento Manià e tra qualche settimana anche Decathlon che abbandonerà il centro commerciale di Olmi di San Biagio per questa nuova destinazione. Il totale del parco commerciale è di 13mila metri quadrati su un'area di 55mila metri quadrati. Il parcheggio del nuovo centro commerciale, di fatto il primo realizzato nel territorio comunale di Treviso, era già stracolmo nella prima mattinata: sono stati in centinaia i trevigiani che non hanno voluto mancare al taglio del nastro, alla prima spesa e al primo shopping nei negozi e ad assaporare il ricchissimo buffet offerto.

Non poteva mancare all'appuntamento il fondatore dell'azienda (nata nel 1971), Francesco Canella, accompagnato dai fratelli Piero e Settimo, ma anche il sindaco di Treviso, Mario Conte, il suo vice, Andrea De Checchi, l'assessore all'ambiente Alessandro Manera, il presidente della provincia, Stefano Marcon, lo "sceriffo" Giancarlo Gentilini (qui il suo intervento), don Giovanni Giuffrida, Vicario del Vescovo di Treviso, per la benedizione di prassi, il progettista Giorgio Signorotto e molti altri tra imprenditori, comuni cittadini e semplici curiosi.

Matteo e Gianni Canella, rispettivamente AD e vicepresidente di Alì supermercati (colosso veneto della Gdo che conta 4600 dipendenti), hanno spiegato il carattere green dell'operazione (dal costo complessivo di circa 30 milioni di euro): li dove c'era asfalto e cemento (da una decina di anni l'area, 50mila metri quadri di ampiezza, era dismessa e abbandonata) si è intervenuti con un centro commerciale che darà lavoro a 220 dipendenti, ma vede soprattutto la presenza di 270 alberi e una presenza di edifici commerciali che copre solo il 30% della superficie. Una delle soluzioni più innovative nell'ottica del rispetto dell'ambiente (oltre ad un impianto fotovoltaico da 150,5 kW, colonnine per ricaricare auto elettriche, illuminazione full led, 900 posti auto drenanti e uso di legname da foreste sostenibili) è senza dubbio l'installazione di pareti in ceramica foto-attiva, particolare materiale che depura l'aria catturando le polveri sottili. Curiosamente sono assenti le rastrelliere per posteggiare le bici ma a breve saranno installate.

C'è un altro aspetto che dovrà essere chiarito nelle prossime settimane, quando il centro commerciale, andrà a regime: il parcheggio potrebbe essere utilizzato dagli utenti dell'aeroporto "Canova" che eviterebbero quello a pagamento. Come ovviare a ciò è possibile vengano introdotte delle sbarre di chiusura e consegnare a chi si reca nel centro per fare la spesa o altri acquisti un gettone con cui uscire dal parcheggio.

In città non sarà l'ultimo progetto avviato da Aliper: poco distante, in prossimità della rotonda della cittadella Appiani sorgerà, proprio a pochi passi dal Panorama, un nuovo supermercato. Tra qualche tempo dunque, è prevista una nuova inaugurazione, preceduta probabilmente da quella del nuovo Aliper di Vittorio Veneto, all'ex Carnielli, e quello di Mestre, all'ex Umberto I.

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