Cittadella della salute, taglio del nastro il 29 dicembre: «Siamo alla fine di un percorso»
Il completo trasferimento dei reparti prevede un percorso tra i 6 e gli otto mesi, garantendo la continuità dei servizi alla cittadinanza, e la ristrutturazione del pronto soccorso ed il pronto soccorso pediatrico. Le parole del direttore generale dell'Uls 2, Francesco Benazzi. Entro fine anno una cinquantina di infermieri in organico
La data cerchiata in rosso sul calendario è quella del 29 dicembre prossimo: è a cavallo tra Natale e Capodanno che l'Uls 2 inaugurerà, alla presenza del governatore Luca Zaia, del sindaco Mario Conte e delle principali autorità cittadine, la nuova cittadella sanitaria di Treviso. Un cambio epocale, atteso e che vedrà poi un lungo e delicato percorso di trasferimento di strutture e macchinari, sempre garantendo i servizi ai pazienti. Un'operazione che si annuncia più che mai complessa. «Finalmente siamo arrivati alla fine di questo percorso ma avremo ancora da fare perchè poi dovremo ristrutturare gli ambienti dove andrà la nuova pediatria, abbiamo la ristrutturazione del nuovo pronto soccorso dove troverà posto anche la direzione medica e dove metteremo il pronto soccorso pediatrico. E' un cammino in fiery che comunque sta andando avanti e siamo tutti contenti di questo risultato» ha spiegato oggi, lunedì 21 novembre, il direttore generale dell'Uls 2, Francesco Benazzi «Dobbiamo fare una serie di operazioni, poi è chiaro che ci vorranno tra i sei e gli otto mesi per spostare tutte le attività perchè dobbiamo dare continuità al nostro lavoro, quindi non possiamo fermare niente, va fatta una cosa molto sincrona per non creare disservizi alla cittadinanza e a chi è ricoverato».
«Ci sono molte cose meravigliose, molto belle e le vedrete sul campo» ha detto Benazzi ai giornalisti «stiamo ancora organizzando la fase del trasferimento, il 29 dicembre diremo quali reparti saranno i primi a spostarsi quando con le direzioni mediche avremo fatto questo percorso. Con la pediatria si parla invece di ristrutturazione quindi in linea di massima penso ci sarà per il 2024».
Un tema sempre caldo è quello riguardante il personale con la comparsa di nuovi avvisi di ricerca di infermieri. Così ha spiegato il direttore generale dell'Uls 2: «Noi speriamo che siccome c'è un blocco di infermieri che si laurea tra novembre e dicembre, di riuscire ad avere una quarantina cinquantina di infermieri da poter mettere nelle situazioni, come nei pronto soccorsi e in geriatria, dove c'è più carenza di personale».