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Donati più di 600 volumi antichi alle biblioteche comunali

Un attestato di riconoscimento consegnato dal Comune a Loredana e Giancarlo Murer, figli del professor Mario Murer, come segno di ringraziamento per il prezioso dono

Questa mattina, 9 marzo, il sindaco Mario Conte ha consegnato un attestato di riconoscimento a Loredana e Giancarlo Murer, figli del professor Mario Murer, come segno di ringraziamento per la donazione di una vasta collezione di testi classici, di pubblicazioni di critica e commenti, grammatiche e vocabolari appartenenti alla collezione del padre, venuto a mancare nel 2019, che andranno ad arricchire il fondo librario della Biblioteca comunale di Treviso. I volumi donati provengono dalla biblioteca personale di Mario Murer, bellunese, professore di greco e latino e in seguito preside a Feltre e Belluno. Il professor Murer aveva raccolto nel tempo una vasta collezione di testi degli autori greci e latini, acquisendo molteplici edizioni di opere classiche, pubblicazioni di critica e commenti, grammatiche, vocabolari.

La sua passione lo aveva infatti indirizzato all’acquisto di pregiate edizioni antiche datate dai primi anni della stampa fino al secolo XIX che costituiscono la parte più rilevante del fondo, insieme ad opere di letteratura italiana ed arte, enciclopedie e intere collane editoriali di prestigiose case editrici. I volumi antichi selezionati per Treviso sono editi a Venezia, tra i quali nove cinquecentine, tre seicentine e molti volumi dei secoli XVIII e XIX per un totale di 233 volumi antichi (ante 1831), tutti in buone condizioni di conservazione. Il fondo moderno comprende opere non più reperibili sul mercato, e alcune collane di classici greci e latini oltre a classici del pensiero filosofico adatti al prestito (in tutto 413 volumi).

«Ringraziamo la famiglia Murer per questa generosa donazione» le parole del sindaco Mario Conte. «Treviso, anche grazie alla presenza dei corsi di due atenei prestigiosi come quelli di Padova e Venezia, sta aumentando la sua dimensione di città universitaria e proprio per questo si sta puntando tantissimo sui servizi offerti dalle Biblioteche. Accogliamo quindi con entusiasmo e riconoscenza questo atto di liberalità che permetterà di offrire nuove opportunità di consultazione, approfondimento e studio a studenti e fruitori».

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