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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Via libera agli anticorpi monoclonali: «E’ un’ottima notizia, ma non basta»

L'opinione di Fiorenzo Pastro, presidente trevigiano e veneto gruppo anziani e pensionati di ANAP di Confartigianato

Anche l'Italia, dopo la Germania, apre la strada all'utilizzo delle terapie anti-Covid con anticorpi monoclonali. È giunto infatti qualche giorno fa l'atteso via libera dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per due monoclonali, ma con alcune condizioni e per una categoria limitata di pazienti. Si tratta cioè di una casistica limitata in fase precoce in pazienti ad alto rischio di evoluzione. L'approvazione, con uso condizionato, per i due anticorpi monoclonali - delle aziende Eli Lilly e Regeneron/Roche - è arrivata dopo una lunga riunione della Commissione tecnico-scientifica dell'Agenzia.

«Accogliamo con sollievo -afferma Fiorenzo Pastro, presidente provinciale e regionale  del gruppo anziani e pensionati di Confartigianato- la notizia ma, purtroppo, non è sufficiente. Serve un'accelerata su tutta la linea. Le autorità competenti ora devono potenziare e incentivare, con opportuni finanziamenti, le ricerche e le sperimentazioni per le cure Covid-19 in tutti i settori: non solo quindi anticorpi monoclonali, ma anche antivirali ad ampio spettro e alcuni antimalarici già in uso da decenni; senza ulteriori rinvii e soprattutto senza ritardi dovuti alla inefficienza burocratica».

In Italia le persone anziane muoiono con un indice di mortalità tra i più elevati rispetto ad altri paesi; i ritardi e le disfunzioni che si stanno manifestando nella acquisizione dei vaccini, nella programmazione e nella distribuzione degli stessi sono fonte di estrema preoccupazione. ANAP Confartigianato desidera quindi che le autorità competenti si impegnino a realizzare un efficace sistema di cura per il Covid-19 per tutta la popolazione ed in particolare per i soggetti più a rischio (tra questi gli anziani), superando ritardi, incompetenze e incertezze che si sono manifestati in questo lungo periodo.

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