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Treviso civica: «Città laboratorio per i giovani? Conte aveva vietato la Loggia»

I consiglieri comunali Maria Buoso, Franco Rosi e Domenico Losappio attaccano il sindaco dopo la lettera inviata ai ministri: «Politiche giovanili deboli, animazione di strada e prevenzione dalle devianze ridotte ai minimi termini»

«Il disagio giovanile si affronta con politiche sociali e giovanili in rete e di lungo periodo: il sindaco Conte ha scoperto l'acqua calda e ora chiede aiuto ai ministeri»: l'analisi, impietosa, è di Maria Buoso, Franco Rosi e Domenico Losappio, consiglieri comunali d'opposizione e candidati alle prossime elezioni per Treviso Civica. Nei giorni scorsi proprio il primo cittadino aveva scritto una lettera indirizzata ai Ministri Calderone (Lavoro e Politiche Sociali), Valditara (Istruzione e Merito), Bernini (Università e Ricerca), Sangiuliano (Cultura), Schillaci (Salute), Abodi (Sport), Roccella (Famiglia, Natalità e Pari Opportunità) e Alberti Casellati (Riforme Istituzionali) con alcune considerazioni per dare avvio ad un confronto sul tema del disagio giovanile, per proporre "un nuovo modello sociale per i giovani".

«Il sindaco Conte, il 7 marzo, scrive a tutti i ministri per proporre Treviso come laboratorio per un nuovo modello per i giovani» fanno notare i consiglieri comunali di Treviso civica «Tutto nasce dal crescente disagio registrato negli ultimi fine settimana in centro storico per presenze massicce di giovani. Conte, giorni fa, minimizzava e ridicolizzava il candidato sindaco De Nardi, da noi sostenuto, che invitava ad un atteggiamento di dialogo e ascolto con i giovani. Conte gli ha risposto “Treviso non è Caracas”, come a dire, qui veri problemi non ce ne sono. Ricordiamo solo un fatto: il sindaco Conte ha vietato, appena insediato, l’uso della Loggia dei Cavalieri da parte dei giovani, per trovarsi e stare insieme; ha ben pensato di espellerli e di vietare, definitivamente, ogni attività ludica, anche giocare semplicemente. Forse, oggi si è pentito ma i cartelli di divieto sono ancora lì; la Logga è tutt’ora interdetta a qualunque attività, tranne la loggia incantata».

«Siamo abituati a lavorare con i giovani e stiamo da sempre in mezzo ai giovani; siamo insegnanti, educatori, volontari, imprenditori, attivisti» continua la nota «Anche in questa campagna elettorale abbiamo incontrato e conosciuto molti giovani e non intendiamo illuderli e, tanto meno deluderli. Noi lavoriamo e lavoreremo con e per loro, per trasformare la Città di Treviso in un luogo accogliente dal quale non sia necessario scappare, dopo aver fatto una scuola superiore. E’ un fatto che la città viene abbandonata dai giovani: da quelli che vanno all’università e che poi non tornano più perché ci sono posti più vivi e interessanti e in cui il lavoro è più dinamico, a quelli che dopo le superiori vanno all’estero per cercare fortuna...e spesso la trovano. Treviso è abbandonata e, al tempo stesso, aggredita dai giovani e ora, una lettera ai ministri, in campagna elettorale, risolverà le cose».

«Cosa ha fatto Conte per 5 anni?» si chiedono Buoso, Rosi e Losappio «Politiche giovanili deboli, animazione di strada e prevenzione dalle devianze ridotte ai minimi termini; progettualità nei quartieri, nelle periferie annullate e delegate alle associazioni, alle parrocchie, di cui poi ci si è fatti belli per 5 anni. Servono politiche attrattive anche per gli alloggi, gli affitti per i giovani. Ora, il sindaco, annuncia grandi misure, ma dove sono stati per 5 anni? Forza, serve una visione! Noi e Giorgio de Nardi la abbiamo: una città aperta, europea, con scuole di alto livello e un dialogo efficiente tra industria, servizi, scuole e università per creare corsi ad hoc, speciali, per questo territorio, al servizio dell’innovazione e delle intelligenze; alloggi e studentati, progetti abitativi ad alta accessiblità e tanta accoglienza. Ci vorranno degli anni ma se mai si inizia mai si porta a termine il lavoro. E qui, constatiamo, che in 5 anni si è fatto troppo poco».

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