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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Edilizia, la CNA: «Sicurezza sul lavoro elemento centrale della competitività di impresa»

Le reazioni del mondo economico ai controlli del carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro nei cantieri della Marca. Il plauso di Ance Veneto: «Garantite così le imprese oneste»

«Le aziende edili regolari, sane e oneste, che rispettano la normativa anche in materia di sicurezza sul lavoro, e sono la maggior parte, subiscono la concorrenza sleale delle imprese senza scrupoli che, non rispettando le norme, mettono a repentaglio la salute dei lavoratori. Come Associazione di categoria siamo per il pieno rispetto delle regole. In quest’ottica bene i controlli del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri che hanno fatto emergere i casi oggetto di cronaca». Lo afferma Mattia Panazzolo, direttore provinciale di CNA Treviso.

«Le nostre imprese artigiane – continua Panazzolo - hanno in larga parte ancora la caratteristica di impresa-famiglia, con i lavoratori che sono gli stessi familiari dell’imprenditore o collaboratori di lunga data con i quali si è istituita una prossimità stretta. In questo contesto, la sicurezza dei lavoratori diventa la sicurezza dei propri congiunti e ciò rende più facile l’acquisizione di valori, competenze e prassi in tema di sicurezza del lavoro».

Per CNA la sicurezza sul lavoro è dunque un elemento fondamentale della competitività dell’impresa e del benessere dei lavoratori. Nei mesi scorsi l’Associazione Artigiana ha condiviso con le organizzazioni sindacali il documento “L’impegno della CNA per la sicurezza sul lavoro” [in allegato] contenente le policy associative e i servizi in materia di sicurezza che i suoi centri servizi offrono agli associati.

L’attività che offre l’Associazione per la messa in sicurezza delle imprese è svolta sempre con l’attenzione a produrre un beneficio per l’azienda limitandone i costi attraverso ad esempio l’attivazione dei rimborsi previsti dagli Enti bilaterali (Ebav ed Edilcassa) e dai fondi interprofessionali o delle premialità previste dall’Inail.

USCITO IL BANDO INAIL 2021

Le aziende che oggi investono in sicurezza vengono premiate anche sul fronte economico. Un esempio? È uscito da poco il bando Inail 2021 per incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori (la domanda va presentata entro il 16 giugno).

CNA lo illustrerà alle imprese con un webinar gratuito il 1º giugno 2022 alle 18 (iscrizioni sul sito cnatreviso.it). Le aziende edili sane, però, non subiscono solo la concorrenza sleale solo delle imprese disoneste, ma rischiano a breve di essere messe fuori mercato anche dalle grandi imprese delle costruzioni che hanno spinto per l’obbligo di certificazione SOA per lavori con importi sopra i 500 mila euro dal 2023. Un grave errore secondo la CNA, che rischia di mettere fuori gioco migliaia di imprese anche nella nostra provincia.

LA SOLUZIONE NON È LA SOA MA LA REGOLAMENTAZIONE DELL’ACCESSO ALLA PROFESSIONE

Le ditte edili nella nostra provincia sono 11.529 (dati CCIAA al 31.03.2022) di cui attualmente hanno la certificazione SOA in visura camerale solo 450. Si può dunque immaginare l’impatto di quest’obbligo sul settore: la penalizzazione appunto le ditte edili artigiane migliori, quelle molto professionalizzate, che hanno know how solido, credibilità, un mercato e mezzi e che potrebbero acquisire lavori di importi importanti. 

«Non è introducendo l’obbligo della SOA che si incrementa la qualità delle ditte del comparto edile – attacca il direttore di CNA – ma semmai regolando l’accesso alla professione, valorizzando l’esperienza già acquisita sul campo dalle imprese del settore. Ad oggi non c’è un patentino per poter esercitare la professione di edile, non un esame, non il riconoscimento di una qualifica. Chiunque può improvvisarsi tale e aprire una partita Iva. Eppure è grande la responsabilità che hanno gli imprenditori che costruiscono le case in cui vivono le persone».

CANTIERI , IL PRESIDENTE DI ANCE VENETO PAOLO GHIOTTI: BENE I CONTROLLI A TREVISO PER TUTELARE LE IMPRESE ONESTE

Il presidente di Ance Veneto, Paolo Ghiotti, commenta così i controlli effettuati nei cantieri del trevigiano: «Sono sicuramente un segnale positivo perché servono a tutelare le imprese che lavorano in modo onesto rispettando le regole. Ringraziamo il Nucleo Ispettorato del Lavoro dei carabinieri di Treviso per il lavoro svolto e attendiamo naturalmente il proseguo degli accertamenti. Come imprenditori edili da tempo abbiamo lanciato un allarme sul boom di imprese nate sulla scia del Superbonus, che destano sospetto e preoccupazione. Ci auguriamo che i controlli continuino per scovare i furbetti che danno un’immagine sbagliata di un intero settore che, invece, investe ed è attento alla sicurezza dei propri lavoratori. Per Ance Veneto nei cantieri deve essere applicato il contratto edile che è una garanzia per la sicurezza degli operai ed anche per quel che riguarda la qualità dei lavori svolti. Si tratta di un aspetto che abbiamo segnalato anche nei recenti tavoli con la Regione perché questo elemento sia inserito come obbligatorio anche nei bandi di gara per affidare i lavori. Mi auguro che queste imprese non facciano parte del sistema Ance se così fosse prenderemo subito i provvedimenti necessari. Il costo delle materie prime, il caro energia e i diversi problemi che attraversano il settore non giustificano comportamenti come quelli venuti a galla in questi controlli. Il lavoro è un valore e con la sicurezza dei lavoratori non si scherza perchè, purtroppo, troppe volte abbiamo già assistito a fatti drammatici. La volontà di Ance Veneto è quella di fare squadra con i sindacati, le istituzioni, le associazioni di categoria per contrastare fenomeni come questi».

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