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Covid-19: attivato anche l'ospedale di Oderzo, nuovo Covid point a Castelfranco

L'allarme del direttore generale dell'Ulss 2, Francesco Benazzi: «Il virus ha ripreso forza, in terapia intensiva ricoverato anche un 37enne, senza nessuna patologia, e una 44enne». Positivo incontro con i medici di base: arrivati i kit per eseguire i tamponi

«L'unica cosa che vi chiediamo in questo momento di difficoltà sono i comportamenti e ci rivolgiamo ai giovani: mascherina, distanziamento e assolutamento non assembramenti. Non andate a casa degli amici, non abbassiamo la guardia»: non nasconde la sua preoccupazione il direttore generale dell'Ulss 2, Francesco Benazzi, che oggi, venerdì 6 novembre, ha fatto il punto sulla delicata situazione dell'emergenza Covid-19 in provincia di Treviso. I numeri sono senza dubbio sotto controllo ma l'invito a non abbassare la guardia è dovuto anche ad alcuni recenti ricoveri che preoccupano non poco e dovrebbero far riflettere sulla natura di questa seconda ondata del Coronavirus: nelle ultime ore è stato ricoverato in terapia intensiva un uomo di 37 anni, senza nessuna patologia pregressa, e una donna di 44 anni. Il segnale, inquietante, è chiaro secondo Benazzi: «Il virus ha ripreso forza». Attualmente sono 21 le persone ricoverate in terapia intensiva nella Marca (su 116 postazioni disponibili all'uso): a marzo il picco massimo era stato di 49. Se Castelfranco resterà covid-free, l'Ulss ha deciso di attivare l'ospedale di Oderzo con quattro postazioni di terapia intensiva e trenta posti letto liberi per soli pazienti Covid.

Sul fronte dei tamponi la principale novità è la prossima attivazione di un nuovo Covid-point a Castelfranco (tra il 15 ed il 20 novembre, con l'aiuto dei militari, nella zona del Bowling, poco distante dal Melodi) mentre sono arrivati oggi i 646 kit inviati dal Commissario della protezione civile, Domenico Arcuri, per i tamponi che saranno consegnati nelle prossime ore ai medici di base e ai pediatri per sottoporre ai test antigenici i propri pazienti in aree identificate nei giorni scorsi in collaborazione dei Comuni della Marca trevigiana. I kit saranno consegnati dai trenta coordinatori a medici di medicina generale e pediatri con cui l'Ulss 2 ha avuto nelle scorse ore un proficuo incontro. La formazione avverrà probabilmente attraverso un breve corso in video che sarà messo a punto dal professor Roberto Rigoli, primario di microbiologia del Ca' Foncello di Treviso. Un aiuto sta arrivando in queste ore all'Ulss anche da alcuni medici pensionati che si sono già messi a disposizione per fare tamponi: all'esterno dell'ospedale di Vittorio Veneto, in una tenda appositamente allestita, il dottor Rizzotto e altri medici accoglieranno i pazienti su prenotazione.

Al covid hospital di Vittorio Veneto sono 72 i ricoverati, a cui vanno aggiunti i 23 dell'ospedale di comunità mentre a Montebelluna 67 sono i ricoverati in area non critica, 9 in subintensiva e uno in intensiva. Più critica la situazione a Treviso: al Ca' Foncello 60 posti letto occupati in area non critica, 30 nel reparto di malattie infettive, 18 in pneumologia, 12 in subintensiva e 16 in terapia intensiva. In tutto sono dunque 289 (compresi anche i 23 dell'ospedale di comunità e i 12 del San Camillo) i posti occupati. Il picco, si stima, potrebbe toccare i 400 posti letti occupati.

Sarà raddoppiato, ha annunciato Francesco Benazzi, il personale impiegato nel tracciamento dei contatti dei positivi: attualmente sono 9.281 (529 nel solo bellettino di stamattina, 6 novembre) di cui 8.900 già presi in carico con 2.580 persone in quarantena. La macchina dei tamponi (superata quota 128mila) procede intanto spedita e viaggia con un ritmo di 5mila test al giorno grazie al superlavoro dei Covid point di Altivole, Castelfranco (riservato ai minori), Treviso, Conegliano, Oderzo, Casier e al drive through notturno del capoluogo della Marca.

Sul fronte delle scuole si contano infine 253 classi sotto attenzione, 94 in quarantena e 159 in automonitoraggio. Sui 49.136 tamponi effettuati sono risultati positivi soltanto il 2,73% degli studenti.

Capitolo vaccinazione per l'influenza: 123mila dosi sono state fornite (le altre arriveranno dopo il 20 novembre) ai medici di base mentre si prevede che saranno 40mila le dosi somministrate tra i prossimi giorni del 7,14 e 21 novembre.

Infine qualche dato sui centri servizi per anziani non autosufficenti: positivi durante l'ultimo giro di tamponi solamente 103 operatori (1,94% del totale) e 160 ospiti (2,87%) con interessate 17 struttura su 54 e tre strutture con focolai.

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