La polemica dei cuori in città: «Pacchianate da centro commerciale»
L'attacco dell'ex assessore Alessandra Gazzola ha suscitato le ire di Veneto Imprese Unite. L'iniziativa un successo: code di trevigiani e turisti per un selfie
Nei giorni scorsi alcuni cuori luminosi a tema San Valentino sono comparsi nel centro storico di Treviso ed in particolare in piazza dei Signori, Santa Maria dei Battuti, Piazza Borsa, Ponte di Sant’Andrea e Ponte dell’Università e ai Buranelli. Il progetto, fortemente voluto dall'associazione Veneto Imprese Unite e appoggiato dal Comune, sta riscuotendo un fortissimo successo tra cittadini e turisti ma c'è anche chi ha storto il naso.
A non fare grande mistero della sua contrarietà all'iniziativa è l'ex assessore Alessandra Gazzola che su Facebook ha esternato polemicamente così: «
Io trovo la mia cittadina "naturalmente" elegante, ricca di scorci caratteristici, generalmente armoniosa dal punto di vista architettonico.... e allora mi domando.... che bisogno c'è di "infarcirla" con queste pacchianate adatte ad un centro commerciale? Che amarezza
». L'uscita della Gazzola, in predicato di candidarsi alle prossime elezioni comunali a supporto di Giorgio De Nardi (sfidante di Mario Conte per il centrosinistra), ha suscitato le prevedibili ire di Veneto Imprese Unite che ha replicato all'ex assessore con una nota al vetriolo.
Il comunicato di Veneto Imprese Unite
«Siamo seriamente rimasti colpiti nel leggere i commenti negativi e per altro gratuiti, che la signora Gazzola ha pubblicato nel suo profilo Facebook» spiegano Giada Di Cosimo e Nicoletta Piovesan in un comunicato diramato ieri, 31 gennaio «Forse non sa che Veneto lmprese Unite, oltre ad impegnarsi per far si che le PMI abbiano una voce, e anche promotrice di idee per incentivare, accogliere e incuriosire chi viene a Treviso. Lavoriamo da tempo per far si che Treviso sia attrattiva anche commercialmente. Concordiamo con la signora che Treviso di partenza sia gia bella, ricca di storia, e di arte ma le necessita del commercio vanno oltre a queste peculiarita, noi abbiamo bisogno che i nostri futuri nuovi clienti scelgano di venire a Treviso per la sua attrattivita e che scoprano negozi storici, artigiani di qualita e le nuove realta commerciali, che si rendano conto che fare shopping a Treviso e bello e divertente. Sui gusti personali nessuno mette bocca, ma troviamo che i nostri cuori, siano posizionati in punti strategici, ravvivando Treviso e rendendo piacevoli le passeggiate. Noi siamo orgogliosi della nostra proposta che per altro ha trovato pieno appoggio sia dal Sindaco che dal Vicesindaco».
Meglio il supermercato in piazza Borsa?
«Lavoriamo seriamente per ii bene comune, per tenere sempre alta l'attrattivita e la qualita del commercio a Treviso» continua il comunicato «Ci viene in mente che la Signora Gazzola, nel suo precedente mandato da assessore, aveva appoggiato con la giunta del 2018, l'allestimento in piazza Borsa di un supermercato all'aperto, durante le festivita natalizie. Non vogliamo metterci a discutere se fosse piu elegante un vin brule e la pasta e fagioli con radicchio trevigiano offerti per l'inaugurazione del supermercato sotto al tendone, piuttosto dei cuori, da lei tanto schifati, che spaziano oggi nel centro storico, non sta a noi farlo. Ci chiediamo pero se la sua idea fosse piu rappresentativa delta storia dell'arte e dell'eleganza di Treviso».
In coda per il selfie con i cuori
«Rimane ii fatto che frasi come "infarcirla con queste pacchianate adatte ad un centro commerciale" o "una reiterata offesa al buon gusto", hanno un peso per chi si spende in modo serio e del tutto gratuito» chiudono Giada Di Cosimo e Nicoletta Piovesan «Vi è, con queste installazioni, l'intento di portare gente per un periodo di tempo costante e non solo per un momenta, la dimostrazione e la coda che si e formata vicino ai cuori lumiosi in questi giorni per fare un selfie, ci chiediamo se siano tutte persone di cattivo gusto... Riprendendo ii vecchio detto " chi fa potrebbe sbagliare, mentre chi non fa non sbaglia mai" ci viene da aggiungere che alcune volte chi non fa nulla parli tentando di tornare alla ribalta».