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Baby gang, il Questore: «Episodi di violenza favoriti dall'uso scorretto dei social network»

Il numero uno della polizia trevigiana, Vito Montaruli, in occasione del 170° anniversario dalla fondazione, ha lanciato un grido d'allarme e proposto il possibile utilizzo del daspo urbano come misura per contrastare il fenomeno. La celebrazione (tornata in presenza dopo tre anni) si è svolta all'interno del palazzo dei Trecento e ha visto la partecipazione delle principali autorità cittadine

«Anche il mondo giovanile ha risentito particolarmente del periodo dell’emergenza sanitaria, come dimostrano i sempre più frequenti episodi di violenza che avvengono nei fine settimana e che sono favoriti da un uso scorretto dei social networks, utilizzatissimi nei periodi di confinamento: chi li ha esaltati in quella fase non ha tenuto conto dei gravi rischi che comporta la sostituzione della realtà materiale con quella virtuale e il fatto che tale sostituzione sia gestita da entità che non sono sottoposte ad alcuna forma di controllo democratico». E' uno dei passaggi più significativi del discorso pronunciato nella mattinata di oggi, 12 aprile, dal Questore di Treviso, Vito Montaruli, durante la celebrazione per i 170 anni della Polizia di Stato che nella Marca si sono svolte a palazzo del Trecento, con la presenza delle principali autorità cittadine tra cui il Prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, del sindaco Mario Conte  e di tutte le autorità militari e civili. L'evento ha avuto inizio con l’Inno di Mameli interpretato dal tenore trevigiano Francesco Grollo e ha visto la partecipazione di una classe prima G della scuola media Serena e dell'atleta delle fiamme oro Barbara Pozzobon, nuotatrice di Maserada sul Piave. Durante il suo intervento il Questore, oltre a fare cenno agli ultimi casi di violenza giovanile registratisi in città, ha proposta come possibile contromisura quella dell'applicazione del daspo urbano per chi si rende protagonista di episodi di violenza. Qualche settimana fa un minorenne trevigiano è stato colpito da un ordine di allontanamento della durata di 48 ore dal centro storico, per ubriachezza: nel caso avesse violato l'ordine sarebbe scattata per lui la misura del daspo. E' stato invece già largamente usato il daspo Willy, applicato a chi si rende protagonista di episodi di violenza e che ha già visto ben 54 persone colpite. Tra gli altri temi su cui Montaruli è intervenuto c'è anche la crisi Ucraina e i suoi risvolti trevigiani, la pandemia (con la Polizia di Stati insignita della medaglia d'oro al valore) ed il pericolo di infiltrazioni della criminalità nel ricco affare dei fondi del Pnrr. Nessun riferimento invece all'ispezione ministeriale subita la scorsa settimana dalla Questura e che si è protratta per ben cinque giorni. Alla base del provvedimento del Viminale ci sarebbero dissidi interni tra i vertici.

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