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Gentilini ai saluti tra gli applausi. Sicurezza: Conte stronca De Nardi e abbraccia Rocco

L'omaggio del consiglio comunale, il penultimo prima delle elezioni, allo "Sceriffo" che lascia la politica alla soglia dei 94 anni. Il sindaco all'attacco del candidato del centrosinistra che aveva parlato di cooperazione intergenerazionale e interrazziale: «Parla ancora di razze, stupito da queste parole»

Il penultimo consiglio comunale di Treviso che si è svolto ieri, 14 marzo, ha sancito l'addio dell'ex sindaco Giancarlo Gentilini alla politica, alla soglia dei 94 anni. I Trecento gli ha tributato il giusto applauso con il presidente del consiglio, Giancarlo Iannicelli, che lo ha indicato come "un esempio per i giovani consiglieri". «Voglio ringraziarlo per il servizio svolto a favore della nostra comunità, un servizio partito da lontano e che ha cambiato la figura del sindaco in Italia»: ha detto il sindaco Mario Conte.

Gentilini e il suo gruppo consiliare

In apertura, prima della discussione sul piano degli interventi, hanno prevalso però i temi della campagna elettorale con lo stesso Conte che sul tema sicurezza ha sferrato l'ennesimo attacco al candidato del centrosinista, Giorgio De Nardi che qualche giorno fa aveva detto, in un comunicato, che "l'obiettivo è creare un nuovo patto sociale di cooperazione intergenerazione e interrazziale". «De Nardi parla di razze» è intervenuto il sindaco «quando l'unica razza è quella umana, sono veramente stupito da queste parole, che provengano poi da un candidato di sinistra è incredibile. Nel 2023 non credevo di dover sentire cosa che ascoltavo 50 anni fa, è una vergogna che si facciano proposte politiche di questo genere. E che la sinistra abbia sbagliato il candidato è implicito anche nelle parole della consigliera Nieri alla quale va la mia solidarietà». Grande cordialità invece nei confronti del candidato del Terzo polo, Nicolò Rocco (rapporti evidentemente migliori rispetto a quelli esistenti con gli scomodi alleati di Fratelli d'Italia, un'uscita "scomposta" secondo il sindaco) a cui Conte ha voluto proporre un'asse per affrontare il problema della violenza giovanile in città. «Se Rocco è d'accordo possiamo anche ribadire insieme la lettera che ho inviato ai ministri, dove parlo semplicemente un nuovo modello sociale che significa che se si vuole mettere lo sport obbligatorio nel doposcuola delle elementari, ad esempio, perchè alle medie è già tardi, Treviso è capofila e disponibile. Nei week end vado in piazza a parlare con i ragazzi ma non ho visto nessuno delle forze d'opposizione».

«Vorrei deporre le armi dalla campagna elettorale» aveva detto Rocco in apertura di seduta «avevo lanciato la petizione per spostare i seggi dalle scuole, un tema su cui lavorare e devo dire che il sindaco si è mobilitato per la questione, sappiamo che non ce la facciamo economicamente ed è un pò impegnativo, spostare un seggio verrebbe 30mila euro però secondo me è una cosa che va fatta dal giorno dopo le elezioni, magari per stralci, seggio su seggio, scuola su scuola, però facciamo in modo che le elezioni non vadano a compromettere l'anno scolastico. Mi piacerebbe rilanciare l'idea del "concorso di idee": andando a parlare con ragazzi, genitori ed educatori mi hanno fatto notare che con i ragazzi facciamo proposte che emergono da una nostra forma mentis che non parlano al loro linguaggio. Bisogna chiedere ai ragazzi cosa ne pensano loro stessi».

Addio al consiglio di Michela Nieri, la dedica della comunità lgbtqia+ trevigiana

«Con dispiacere comprendiamo la decisione di Michela Nieri di non candidarsi alle prossime elezioni amministrative di Treviso. Da consigliera comunale per la nostra associazione e per l’intera comunità lgbtqia+ trevigiana la Nieri ha rappresentato nel corso dei due mandati, prima in maggioranza e poi in minoranza, un punto di riferimento e una presenza determinante per la crescita civile e sociale della città. Confidiamo che il proseguo del suo percorso politico, nel suo partito come nella società tutta, continui nel segno delle lotte per l’allargamento dei diritti e per l’uguaglianza, nella certezza che il suo supporto da trevigiana ed esponente della politica locale non mancherà nei momenti del confronto e nel portare all’attenzione di istituzioni e dell’opinione pubblica le istanze che rappresentiamo». Questo il commento del Coordinamento LGBTE di Treviso all’indomani della decisione della consigliera del PD di Treviso di non candidarsi alle elezioni comunali di maggio 2023.

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