L’augurio di Marcon agli Studenti delle Superiori: «Torniamo in classe per restarci»
Il presidente della Provincia di Treviso manda un messaggio agli studenti e alle studentesse delle Scuole Secondarie che lunedì rientreranno in classe
«Lunedì mattina sarete circa 39.000 pronti a rientrare in classe negli oltre 100 edifici scolastici delle scuole secondarie superiori della Marca Trevigiana che, come sapete, sono gestiti dalla Provincia di Treviso – esordisce Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - in questi mesi, sin dall’inizio della pandemia, abbiamo fatto il possibile. E forse anche di più. Abbiamo recuperato aule, comprato banchi, abbattuto e costruito pareti, realizzato nuove scuole in pochi mesi e sistemato impianti e serramenti. Il tutto per fare in modo che ognuno di voi, oggi, potesse avere un posto sicuro in cui studiare e vivere una delle esperienze formative più importanti della propria vita».
«La Provincia di Treviso - ha proseguito Marcon - ha impegnato più di 78 milioni di euro nell’edilizia scolastica da qui alla fine del 2023. Un record assoluto a livello nazionale, nessuno ha investito come noi. E non è finita qui, perché grazie ai nostri uffici sempre preparati, continuiamo a ottenere fondi ministeriali che ci consentono di volta in volta di migliorare le nostre scuole, a ogni angolo della provincia: da nord a sud, sinistra e destra Piave fino al capoluogo».
«Ora - ha concluso - il vostro… il nostro obiettivo deve essere uno solo: vogliamo tornare a scuola in sicurezza e in presenza e vogliamo farlo restarci. Per questo, vi invito personalmente a rispettare quelle regole cui ormai siamo abituati, evitando gli assembramenti rischiosi, utilizzando i dispositivi e il sanificante, utilizzando con dovizia i mezzi di trasporto. E aderendo con responsabilità alla campagna vaccinale, per voi e soprattutto per chi è più debole. Quindi ragazze e ragazzi vi auguro il miglior inizio di anno scolastico possibile. Oggi inizia un’altra fase importante della vostra vita, non sprecatela. Alta la guardia!».