Fu l'artefice della riqualificazione, addio all'architetto Luciano Gemin
Si è spento lunedì scorso, 23 gennaio, all'età di 94 anni, dopo una brillante carriera iniziata con la laurea conseguita dopo gli insegnamenti di Carlo Scarpa. Tanti i suoi progetti che sono stati realizzati in città. Il funerale si terrà venerdì alle 15, a sant'Elena di Silea
Da sempre innamorato della sua città, plasmata con progetti coraggiosi, avveniristici che hanno cambiato e riqualificato il volto di Treviso. Si è spento lunedì scorso, 23 gennaio, all'età di 94 anni, Luciano Gemin, decano degli architetti trevigiani. Allievo di Carlo Scarpa, si laureò nel 1953 allo Iuav di Venezia e seguì le orme del maestro fino alla sua morte, nel 1978. Gemin è conosciuto a Treviso per numerose opere architettoniche che portano la sua firma tra cui il condominio Molinetto, nei pressi dell'isola della Pescheria (venne realizzato nel 1968), la casa albergo Salce a porta San Tomaso, l'asilo Garibaldi, il restauro di Santa Caterina, Ca' dei Carraresi e casa dei Brittoni. Presso la gipsoteca Antonio Canova di Possagno esiste un'ala "Gemin", in onore del progettista che la realizzò nel 1992. Gemin lascia la moglie Angelina e i figli Alberto e Mario. Il funerale si terrà venerdì prossimo, 27 gennaio, alle 15 presso la chiesa di Sant'Elena di Silea.
Luciano Gemin potrà essere salutato giovedi dalle ore 8,30 alle ore 18,00 e venerdi dalle ore 8,30 fino all’orario di partenza nella saletta dedicata presso la Casa Funeraria COF (via Cittadella della Salute, 6).