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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Manifesti contro la teoria gender, Calesso: «Vanno oscurati»

L'esponente di Coalizione Civica per Treviso si appella al sindaco Mario Conte con una lettera aperta

«Ho richiesto oggi al Sindaco di provvedere urgentemente all’oscuramento dei manifesti fatti affiggere da “Pro Vita e Famiglia” in vari luoghi della città in quanto ritengo che non rispettino quanto disposto dalla legge n. 156 del 9 novembre 2021 in materia divieti sul contenuto delle affissioni stradali»: così ha spiegato Luigi Calesso, esponente di Coalizione Civica per Treviso, spiegando il motivo di questa missiva. L'indignazione è dovuta al contenuto dei manifesti, esplicitamente contrari alla teoria gender e per questo motivo Calesso ne invoca la censura.

La lettera al sindaco Conte

“Gentilissimo Signor Sindaco Mario Conte,

Come Le sarà noto, l’associazione sedicente “Pro Vita e Famiglia” ha fatto affiggere in vari luoghi della città numerosi manifesti caratterizzati dallo slogan.“Basta confondere l’identità sessuale dei bambini. #Stopgender”. Come Le sarà altrettanto noto, la legge n.156 del 9 novembre 2021 (di conversione del decreto legge 10 settembre 2021, n. 121) all'articolo comma 4-bis recita: "E' vietata sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell'appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all'orientamento sessuale, all'identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche.”

Mi pare che i citati manifesti della “Pro Vita e Famiglia” non rispettino il dettato della legge e, quindi,  Le chiedo,se non è già stato fatto, di provvedere urgentemente al loro oscuramento: si tratta del provvedimento che, ad esempio, è stato avviato dall’amministrazione comunale di Novate Milanese, il comune in cui gli stessi manifesti sono apparsi durante lo scorso mese di Settembre. Le chiedo, inoltre, che l’amministrazione comunale si faccia carico per il futuro di verificare che non vengano più affissi in città manifesti il cui contenuto sia in contrasto con la citata disposizione di legge. La ringrazio per l’attenzione e rimango in attesa di riscontro sulle iniziative che l’amministrazione vorrà avviare per garantire il rispetto della norma che tutela il diritto all’orientamento sessuale e all’identità di genere.”

Mi auguro che l’amministrazione comunale provveda quanto prima all’oscuramento dei manifesti, tenendo fede alle tante dichiarazioni sull’apertura culturale dell’amministrazione stessa che sono assolutamente incompatibili con la mancanza di interventi contro dei manifesti che, esattamente al contrario, sono caratterizzati da un oscurantismo che ci riporta a tempi più bui della nostra storia.

Gigi Calesso

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