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Medici di base o guardia medica: è corsa a neolaureati, Usca e professionisti da fuori provincia

Si è riunita oggi, 22 giugno, la Conferenza dei Sindaci dell'Ulss 2 Marca trevigiana: al vaglio delle Amministrazioni comunali l’evoluzione della situazione dell’assistenza medica in provincia. Ecco alcune delle contromisure

La Conferenza dei Sindaci dell'Ulss 2 Marca trevigiana, riunitasi oggi, ha visto il periodico aggiornamento delle Amministrazioni comunali sull’evoluzione della situazione dell’assistenza medica sul Territorio. Gli sforzi aziendali si stanno concentrando ancora sulla copertura dei posti dei medici di medicina generale e sui turni di guardia medica. L’Azienda si sta adoperando quotidianamente nella ricerca di medici e/o di nuove soluzioni per contenere la grave carenza di medici. Le azioni avviate sono state:

-Ricerca di incarichi provvisori, anche mediante chiamata ai nuovi iscritti (neolaureati) all’ordine dei medici di Treviso e di province limitrofe / sedi di facoltà di medicina/Scuola di Formazione Specifica in Medicina Generale.

-Incontri con i medici attualmente operanti come USCA per il reclutamento nell’ambito dell’Assistenza Primaria convenendo condizioni che ne favoriscano l’inserimento compatibilmente con la frequenza del corso di formazione in medicina generale.

-Ampliamento della possibilità di scelta del medico da parte dell’assistito all’intero Distretto socio sanitario.

-Definizione di un progetto fin da luglio 2021 per la copertura delle sedi carenti della continuità assistenziale, in collaborazione anche con i medici di medicina generale

-Applicazione della Dgrv 8/2022 con ampliamento volontario del massimale da 1500 a 1800 assistiti e implementazione delle forme associative e la dotazione del personale di studio e la richiesta riconoscimento criticità e applicazione forme incentivanti previste per la continuità assistenziale

-Definizione di un progetto a supporto della medicina generale che consenta al medico di dotarsi di una segreteria on line che gestisca le agende e le comunicazioni con il medico.

Si stanno percorrendo tutte le opzioni possibili per garantire i servizi sul territorio, nonostante le note difficoltà: la problematica, come più volte ribadito, è di carattere generale e legata ad errori nella programmazione nazionale. L’ingresso nelle scuole di specializzazione di molti medici che prima prestavano servizio, con la relativa incompatibilità dell’incarico presso l’Ulss sta rendendo difficile il reperimento di nuove risorse, anche tra i neolaureati appena iscritti agli ordini dei medici. Anche la frequenza del corso di formazione in Medicina Generale da parte di molti medici, pur compatibile con gli incarichi di Assistenza Primaria, non ne favorisce l’accettazione per gli impegni di studio connessi alla formazione.

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