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Attualità Sant'Antonino / Piazzale dell'Ospedale

Medicina a Treviso, la Regione non potrà usare i fondi Lea per pagare i docenti

Accolto parzialmente il ricorso presentato la scorsa primavera dalla presidenza del Consiglio dei ministri: via libera, invece, all'attivazione del corso di laurea magistrale voluto dall'Università di Padova

La Regione Veneto non potrà utilizzare i fondi destinati all'erogazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) per pagare gli insegnanti del corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia attivato a Treviso dall'Università di Padova, come aveva invece preventivato di fare per un totale di 1,57 milioni di euro l'anno.

Secondo quanto riportato dall'agenzia "Dire", la Corte costituzionale ha accolto parzialmente il ricorso presentato la scorsa primavera dalla presidenza del Consiglio dei ministri, dichiarando incostituzionale l'utilizzo dei fondi destinati ai Lea per il pagamento dei docenti. Ciò detto, la Regione aveva anche il potere di definire l'attivazione del corso universitario e stanziare i fondi per il pagamento dei docenti, purché le risorse necessarie siano reperite in altro modo. Il provvedimento regionale impugnato, infatti, non autorizza un incremento del numero di posti disponibili per la laurea magistrale in Medicina e chirurgia, ma si limita a sostenere l'attivazione del corso di laurea disposta dall'ateneo di Padova. Pertanto le questioni di legittimità costituzionale sollevate in merito dalla presidenza del Consiglio dei ministri non sono fondate. Lo si apprende dalla sentenza numero 132/2021 del 12 maggio 2021, seguita all'udienza pubblica dell'11 maggio, depositata venerdì 25 giugno.

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