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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Viale Jacopo Tasso

Cornicione a rischio crollo sul Bastione di Santa Sofia, rimosso dal Comune

Preoccupante cedimento dalla cinta muraria cinquecentesca: una parte del cordolo dovrà essere restaurata. La denuncia di Treviso sotterranea: « E questo il modo giusto di operare: distruggendo? Le attività di demolizione sono state approvate dalla sovrintendenza? La sovrintendenza ha approvato un piano di intervento?»

Una piccola porzione del cordolo in pietra d”Istria delle cinquecentesche mura di Treviso, al bastione di Santa Sofia, in corrispondenza della cannoniera prospiciente ai giardinetti, è stata rimossa nella giornata di ieri, 6 settembre, dopo una segnalazione presentata al Comune dall'associazione Treviso Sotterranea e dalle scuole Prati. Il pezzo di cornicione, pericolante da giorni, rischiava di crollare, ferendo i passanti: per la rimozione è intervenuto un addetto del settore lavori pubblici, Enrico Giacomin, che a colpi di martellate ha fatto cadere il cordolo. Un episodio che purtroppo descrive ancora una volta lo stato non ottimale della cinta muraria che circonda il centro storico.

«Riscontriamo che l’intervento di messa in sicurezza e consolidamento che l’amministrazione comunale ha svolto» ha osservato Massimiliano Zago, vicepresidente di Treviso Sotterranea e curatore regionale del Catasto delle Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana «di fatto ha portato alla completa demolizione del cordolo. Si tratta di un monumento del 1500. E questo il modo giusto di operare: distruggendo? Le attività di demolizione sono state approvate dalla sovrintendenza? La sovrintendenza ha approvato un piano di intervento?».

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