Da gennaio torna la rassegna “Mythos”, il festival di teatro classico
Torna l’evento ideato da Tema Cultura con il Comune di Treviso, i Musei Civici e Teatro Stabile del Veneto. Tra i molti protagonisti delle quattro sezioni Ivana Monti, Giancarlo Marinelli, Carlo Nordio, Vidman Cusenza, Filippo Locatelli
“Ánthropos: la misura di tutte le cose” è il tema della seconda edizione di “Mythos”, il Festival di teatro classico che, dal gennaio all’ottobre 2023, proporrà un cartellone di spettacoli diffusi nella città di Treviso, sulla scia dello straordinario successo raccolto nella prima edizione. Al centro del nuovo progetto c’è l’uomo, considerato misura (in greco to métron, ossia il metro) di tutte le cose, in quanto arbitro e criterio di giudizio per ogni decisione. Un’affermazione che deriva da Protagora e che mantiene, anche oggi, tutta la sua forza e attualità.
L’ideazione progettuale si deve ancora a Tema Cultura e alla direzione artistica di Giovanna Cordova, regista teatrale e autrice di drammaturgie, fondatrice dell’associazione culturale nonché della scuola Tema Cultura Academy che prepara giovani attori e attrici protagonisti degli spettacoli inseriti nel festival: “Il filo conduttore di Mythos 2023 mette al centro l’uomo la sua grandezza e, nello stesso tempo, la sua fragilità”, spiega Cordova, “La ragione di questa mia scelta vuol essere un motivo di riflessione per i moderni “superuomini”, che ritengono segno di debolezza esprimere la propria emotività a differenza di quanto facevano gli eroi raccontati da Omero, che non nascondevano le lacrime perché non avevano paura che quelle lacrime potessero inficiare le loro qualità, anzi”.
“Mythos è un festival molto importante per la nostra città e, in particolar modo per i ragazzi. La lettura e l'interpretazione dei classici ci permettono di conoscere meglio il passato del nostro Paese e di quello del resto del mondo consentendoci così di interpretare il presente in una chiave profonda, stimolante e tesa alla riflessione”, è il pensiero espresso dall’assessore alla Cultura, Lavinia Colonna Preti, “Il programma del festival lo fa in maniera contemporanea, coinvolgente e a tratti ironica, adottando il giusto metodo per "ispirare" ed intrattenere il pubblico con un format che a Treviso ha trovato il suo palcoscenico perfetto, dinamico, fiorente e ricco di opportunità. Ringrazio Giovanna Cordova, il Teatro Stabile del Veneto e tutti coloro che hanno contribuito a rendere questo festival una straordinaria realtà”.
“Il mito, la poesia e il teatro della Grecia antica hanno il coraggio di dire di che cosa è fatto l'uomo”, commenta il professore Alberto Camerotto, docente dell’Università Ca’ Foscari “Meglio, di cosa è fatto ciascuno di noi. Mettere in scena i miti e i pensieri antichi significa, allora, scoprire gli archetipi per interpretare le nostre vite e le nostre difficoltà, piccole e grandi. I miti servono a smontare la nostra hybris, l'arroganza e la violenza del nostro tempo. Per imparare di nuovo a essere uomini, con i limiti e i difetti, ma anche con la possibilità di correggere qualche errore”.
La seconda edizione di “Mythos” è sostenuta da una vasta rete di collaborazioni e partner, con l’inserimento di nuovi soggetti, in modo da innalzare ancor più il livello della manifestazione, dal punto di vista delle qualità delle proposte e dei contenuti. A promuovere il festival 2023 sono il Comune di Treviso, i Musei Civici, il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e Tema Cultura, che si avvalgono di prestigiose collaborazioni: Università Ca’ Foscari – Classici Contro, Confindustria Veneto Est, Brat – Biblioteca dei Ragazzi di Treviso, Associazione ex allievi Canova, Associazione musicale Francesco Manzato. A cui si aggiungono le nuove entrate: l’Associazione Amici di Comisso e il Rotary Club Treviso con il Premio Comisso Under 35. Sempre presente l’importante sostegno di Banca Prealpi SanBiagio, che riconferma la propria partecipazione.
«Dopo lo straordinario successo avuto nel 2022 non potevamo che rinnovare il nostro sostegno e la nostra vicinanza alla Città di Treviso per la seconda edizione di Mythos» commenta Francesco Piccin, capoarea di Banca Prealpi SanBiagio «La manifestazione, unica nel suo genere, ha saputo creare con una originale commistione di linguaggi, stili interpretativi e luoghi, un evento di ampio respiro, capace di coinvolgere la città in un’esperienza culturale qualificante e condivisa. Quale Banca del territorio, che da quasi 130 anni pone grande attenzione a queste tematiche, condividendone intenti e progettualità, vogliamo continuare a testimoniare il nostro forte e duraturo impegno a favore della Città e di tutte le istanze che contribuiscono a promuoverne creatività, vivacità culturale e sociale».
Molte le novità di quest’anno. In primis, più stretto ed organico si è fatto il rapporto con il Teatro Stabile del Veneto che accoglierà al “Mario Del Monaco” quattro appuntamenti, due già entrati a pieno titolo nella stagione 2023: Apologia di Socrate (26 gennaio, ore 20.30) e Dalla parte di Orfeo (16 marzo, ore 20.30) nei quali, accanto agli allievi di Tema Cultura Academy, saranno presenti nel cast quattro giovani attori diplomati all’Accademia Carlo Goldoni: Alberto Olinteo, Luca Boscolo, Francesco Lunardi e Imma Quinterno. Quindi il cartellone comprenderà anche i due reading spettacolo che si terranno nel Ridotto: L’Odissea di Nikos Kazantzakis (23 febbraio, ore 20) con Filippo Maria Pontani (Università Ca' Foscari) e letture teatralizzate a cura di Tema Academy; L’Iliade di Giacomo Casanova (28 marzo, ore 20) con Giorgio Bertan, Giacomo Vianello e l’intervento di Alvaro Barbieri (Università di Padova).
«Dopo il successo dell’ultima edizione del Festival Mythos, abbiamo accolto con entusiasmo l’invito a rinnovare la collaborazione anche per questa stagione, allargandola al coinvolgimento degli attori diplomati all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni» sostiene Claudia Marcolin, executive manager del TSV - Teatro Nazionale «L’attenzione nei confronti della nuove generazioni è uno dei punti fondamentali della mission dello Stabile del Veneto, sia per quanto riguarda la formazione di nuovi talenti sia per la programmazione di un’offerta che vada incontro al gusto e agli interessi del pubblico giovane. Nell’ultimo triennio, infatti, abbiamo scritturato un centinaio di giovani artisti, tra attori e registi, coinvolti in diversi progetti di spettacolo, che sono andati in scena per un totale più di 300 repliche nei nostri teatri e sui grandi palcoscenici italiani. D’altra parte il titolo di Teatro Nazional, che il Ministero ci ha riconosciuto da pochi mesi, accresce le nostre responsabilità nei confronti del pubblico e del sistema culturale regionale a cui non possiamo assolvere se non facendo rete con realtà come Tema Accademy, esempi virtuosi del nostro territorio».
Altra novità di “Mythos 2023” sarà la presenza della musica dal vivo in tutti gli spettacoli in programma; sulla scena allievi e docenti dell’Associazione Manzato che sta costruendo un repertorio “trasversale”, dal jazz alla musica classica, dalle sonorizzazioni elettroniche al canto lirico. Ultima, ma non ultima, la scelta di portare sul palco la cultura classica dando voce a coloro che, lontano dai riflettori mondani, si dedicano allo studio: i Cattedratici, selezionati tra i maggiori esperti a livello nazionale che, in tutti i reading-spettacolo, accetteranno la sfida di mettersi in gioco, dando vita una vera e propria azione scenica lavorando all’unisono con attori e musicisti.
Per entrare nel dettaglio, il festival “Mythos 2023” si articola in quattro sezioni, con dieci spettacoli teatrali tra gennaio e giugno al “Mario Del Monaco” e al Teatro La Stanza, cinque rappresentazioni al Museo Bailo e due eventi musicali, per un totale di 17 date. Inoltre, forti della affluenza registrata nella scorsa edizione (90 presenze), sono in programma 72 sessioni di laboratorio dedicate a bambini e ragazzi, con quattro spettacoli di restituzione finale. Per aprire anche una finestra sull’arte figurativa, il giovane artista trevigiano Filippo Locatelli animerà con i suoi colori la fontana di Trevisi, immagine simbolo del festival, e creerà le scenografie di tutte le iniziative in programma al Teatro “La Stanza”.
Nella sezione Classici a Teatro, oltre alle quattro date in cartellone al “Del Monaco”, al Teatro La Stanza sarà l’attrice Ivana Monti ad aprire la programmazione con lo spettacolo “Medea e le altre. Storie di donne e di dee” (11 aprile, ore 20), un percorso che dal V secolo arriva ai giorni nostri aprendo una finestra sulla lotta delle donne iraniane raccontata da Shahla Shahsavan. Sarà poi la volta di “Pietas”, reading-spettacolo tratto dal romanzo di Vidman Cusenza, “Giocatori d’azzardo” (9 maggio ore 20), che avrà un presentatore d’eccezione: il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Amici di Giovanni Comisso, il connubio teatro letteratura prosegue con L’imperatore Adriano e Giovanni Comisso, reading-spettacolo su testo di Pier Luigi Panza (18 maggio, ore 20).
A seguire il 30 maggio (ore 20) sarà la volta di “Ilio 2.0 11”, dal cavallo di Troia alle Torri Gemelle, reading-spettacolo tratto dal romanzo “11” di Giancarlo Marinelli. Un inedito raffronto tra le 30 ore antecedenti l’attacco alle Twin Towers, raccontate da Marinelli, e le 30 ore che hanno preceduto la caduta di Troia. In “Pàthos” (7 giugno, ore 20), tratto dal romanzo “L’orchestra rubata di Hitler” di Silvia Montemurro, vincitrice del Premio Comisso-Rotary Under 35 2022, le parole dell’autrice si mescolano alle note di un violino. Sullo sfondo l’ascesa del nazismo per raccontare non la guerra, bensì una grande passione. Il ciclo si chiuderà l’11 giugno con uno spettacolo di teatro danza, Venere in frammenti, di e con Vittorio Tommasi e Alvise Gioli. I due performer esploreranno il linguaggio amoroso tra parola, movimento e immagine. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria.
Nella sezione Classici al Museo, realizzata in collaborazione con i Musei Civici di Treviso, va in scena la grandezza di Arturo Martini con lo spettacolo Daimon: tra il divino e l’umano. Arturo Martini rivoluzionario dall’anima classica. L’evento è collegato alla mostra “Arturo Martini grandi capolavori”, in programma al Museo Bailo dal 31 marzo al 30 luglio 2023. Il teatro classico entra nel museo per narrare il genio dello scultore trevigiano, rappresentato con una drammaturgia che ne esalterà l’immensa arte e la sua capacità di contaminare la forma classica con nuove concezioni plastiche. Le performance sono in calendario a giugno e luglio con gli attori della compagnia “Fumo Bianco” e gli allievi di Tema Academy.
«Il binomio teatro-museo, sperimentato con la mostra di Canova» spiega Fabrizio Malachin, direttore dei Musei Civici «si amplia con Arturo Martini: alla fruizione teatralizzata dei grandi capolavori in mostra, che propone un dinamico e avvincente modo di godere dell’opera e frequentare i musei, arriva una proposta nuova per Treviso con occasioni di gala. Occasioni uniche per gustare e assaporare quelle eccellenze che sono i prodotti della nostra enogastronomia in un paradiso di bellezza tra le opere d'arte. Un incontro arte-enogastronomia-teatro che metterà assieme gli ambasciatori trevigiani nel mondo: Canova e Martini, ma anche Prosecco, radicchio e tanto altro». La novità più suggestiva di “Classici al Museo”, per la sua originalità, è il Galà per Arturo Martini. “Il vero viaggio dello scoprire non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” il filo conduttore di due serate speciali a museo chiuso, riservato ad una visione esclusiva, in cui i grandi capolavori dello scultore saranno esaltati dal gioco di luci, musica e parole. L’inedito approccio consentirà al pubblico di vedere con “nuovi occhi” le opere esposte, partecipando ad un’esperienza unica e inedita per la città di Treviso. Il percorso espositivo sarà scandito dall’intervento di attori che guideranno gli spettatori fino alla grande sala, dove sarà servita la cena di gala, animata da esibizioni di artisti e musicisti (dal 1° giugno al 20 luglio)
Classici in musica è la sezione del festival in cui l’attuale produzione musicale di giovani compositori veneti si confronterà con i testi della Grecia del V secolo, creando un nuovo modo d’interpretare e sentire quei testi, attingendo dai linguaggi musicali contemporanei. In particolare i giovani musicisti si confronteranno con il tema della seconda edizione: “La giovinezza in frantumi dei figli degli antichi eroi”, da un’idea di Caterina Barone, docente senior di storia del teatro greco e latino all’Università di Padova. Il destino degli eroi del mito greco, monumentali e protagonisti di gloriose imprese, e al tempo stesso vittime della volontà degli dei o della sorte, si riverbera sui loro discendenti, segnandone indelebilmente il carattere. Da queste premesse prenderanno vita due reading-spettacolo “L’universo femminile: Elettra, Ismene, Crisotemi, Ifigenia” (7 settembre, ore 20) e “L’universo maschile: Oreste, Neottolemo, Serse” (14 settembre, ore 20). Entrambi gli spettacoli propongono letture teatralizzate a cura di Tema Academy.
A partire da gennaio 2023, l’Associazione Musicale Manzato, con i docenti Attilio Pisarri, Andrea Lombardini, Andrea De Marchi e Eleonora Biasin, darà il via al progetto che si articolerà in quattro fasi: dalla selezione dei compositori partecipanti, allo svolgimento del corso di produzione musicale che porterà alla creazione di due spettacoli. A chiudere la premiazione dei primi due classificati, con un premio in denaro di 880 euro al primo classificato e 400 al secondo. Grazie alla collaborazione con Virtual Studio di A. De Marchi, i sei brani prodotti saranno finalizzati e masterizzati, pubblicati in un EP che sarà disponibile su tutte le principali piattaforme digitali.
Largo alla formazione nella quarta sezione del festival, Classici Work in progress, in collaborazione con il Teatro La Stanza. Molte e diversificate le attività in programma, tutte a ingresso libero e gratuito. Ritorna Aperta Scena: per conoscere da vicino come nasce uno spettacolo, anche nel corso del festival 2023 il pubblico potrà assistere alle prove aperte che si terranno la sera (dalle 19.30 alle 21.30) nello spazio di via Pescatori 23 a gennaio e febbraio, in preparazione dell’”Apologia di Socrate” e “Dalla parte di Orfeo”. Per la miglior comprensione della prova, il pubblico sarà seguito da un tutor che illustrerà le peculiarità del lavoro degli attori. Riprenderanno i laboratori sul teatro classico dedicati a bambini e ragazzi, in calendario tra febbraio e giugno. L’attività dei tre laboratori sarà finalizzato ad una restituzione pubblica di quanto appreso; gli allievi saranno affiancati da interventi di attori, registi ed esperti del settore. In programma due laboratori: Achille e Odisseo due viaggiatori a confronto, per adolescenti dai 12 ai 18 anni sul tema del festival. Il primo corso si svolgerà tutti i mercoledì (ore 18-19.30) dal 1° febbraio con restituzione pubblica il 14 giugno; il secondo corso è in programma il giovedì (ore 18-19.30), a partire dal 2 febbraio e restituzione finale il 15 giugno. Il laboratorio prevede, nella composizione della drammaturgia, l’integrazione testuale da parte degli allievi.
Mito da favola: Animali mitologici tra fantasia e realtà è il tema del laboratorio per bambini dai 6 ai 10 anni, che si terrà tutti i giovedì (ore 16.30 – 18) dal 12 gennaio, con restituzione finale il 15 giugno. Miti da interpretare, dipingere ed ascoltare in cui la mitologia greca offre la fantastica opportunità di riscoprire un patrimonio di storie dal grande valore educativo, che raccontano di eroi ed epiche avventure. I temi importanti dei miti saranno presentati in modo divertente e comprensibile. Il laboratorio propone sessioni di pittura emozionale con l’esposizione finale degli elaborati. Infine Classici in biblioteca, in collaborazione con la BRAT – Biblioteca dei ragazzi (Palazzo Rinaldi). Con queste iniziative, il festival interagisce con il pubblico di giovanissimi fruitori: “Dal testo alla scena” (gennaio – aprile) propone un laboratorio che, partendo dalla lettura del testo, arriva alla sua teatralizzazione, lavorando su estratti dai due poemi omerici Iliade e Odissea. I laboratori si suddividono per fasce d’età, 6-10 anni e 12-18 anni; i partecipanti saranno impegnati in quattro sessioni a cadenza settimanale, il mercoledì, in orario pomeridiano.