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Attualità Sant'Antonino / Piazzale dell'Ospedale

Tamponi e vax point, lunedì in coda: «Apriremo un nuovo centro vaccini»

Lunedì 29 novembre caos all'ex Maber di Villorba e al punto tamponi in Dogana. Da mercoledì 1º dicembre l'Ulss 2 dovrà arrivare a 9mila vaccinazioni al giorno: servono altri 30 dipendenti

Punti tampone e centri vaccini presi d'assalto in provincia di Treviso: lunedì 29 novembre code e disagi si sono registrati al vax point di Villorba e al Covid point dell'ex Dogana, a Treviso.

«Non ci era mai successo di dover fare così tanti tamponi - spiega il direttore generale dell'Ulss 2, Francesco Benazzi - abbiamo iniziato a reclutare nuovo personale messo a disposizione dalle cooperative per sbrigare la parte amministrativa legata ai referti dei tamponi. Ci vorrà, però, almeno una settimana di tempo prima di vederli in servizio». Anche oggi in Dogana il tempo di attesa per chi doveva fare un tampone ha superato le due ore con code e disagi per tutta la viabilità della zona. Non solo tamponi: lunedì mattina anche al centro vaccini di Villorba (ex Maber) si sono registrati ritardi e disagi legati al fatto che molte persone, non prenotate, si sono presentate chiedendo di vaccinarsi. «Il ritardo nella compilazione delle schede di anamnesi ha poi creato code arrivate fino all'esterno del centro vaccinale». Come se non bastasse la Regione ha chiesto all'Ulss 2 di implementare il numero di vaccinazioni giornaliere, passando da 7.200 a 9mila dosi al giorno entro il 1º dicembre. «Non escludo - aggiunge il direttore generale - l'apertura di un nuovo centro vaccini nei prossimi giorni. Domani mi confronterò con la presidente della Conferenza dei sindaci, Paola Roma, per individuare una sede adatta. Inoltre dovremmo spostare dagli ospedali altri 30 nostri dipendenti, di cui 15 infermieri per raggiungere la soglia richiesta». Dopo la chiusura annunciata del reparto di Day Surgery a Treviso dal 1º dicembre, altri settori ospedalieri sono a rischio ma l'Ulss 2 assicura che farà il possibile per non chiudere nuovi reparti. «Per nostra fortuna - conclude Benazzi - da mercoledì il Rotary tornerà a mettere a disposizione i suoi volontari per gestire il traffico e gli ingressi ai centri vaccini della provincia. In questo momento, senza aiuti esterni, non riusciamo più a controllare le file. Oggi avevamo in programma 5mila vaccinazioni, ma ne abbiamo fatte molte di più - conclude Benazzi - ed entro venerdì raggiungeremo la prima soglia delle 7.200 inoculazioni giornaliere».

Il bollettino di oggi

Con 347 nuovi positivi Treviso è oggi la provincia del Veneto con il più alto numero di nuovi contagi in Veneto. «Si tratta di micro-focolai che partono dalle scuole e sono in continuo aumento» spiega Benazzi. Nella Marca il 20% dei positivi ha meno di 12 anni, 85 le classi in quarantena, 233 quelle in monitoraggio. «Credo che la soluzione per uscirne sia vaccinare i bambini dai 5 anni in su» conclude il direttore generale. 140 i pazienti attualmente ricoverati negli ospedali dell'Ulss 2 (+20 rispetto a sabato). Di questi, 10 sono in terapia intensiva. Cresce l'incidenza provinciale arrivata a 307 casi su 100mila abitanti: Asolo (349 casi) e Pieve di Soligo (340) i distretti più colpiti.

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