rotate-mobile
Attualità

Aria troppo inquinata, stop ai panevin a Treviso in caso di allerta "rossa" o "arancio"

La decisione del sindaco Mario Conte: «A prescindere dalle misure di contenimento delle polveri sottili, non ci sarà alcuna limitazione alle Feste dell’Epifania che, come da tradizione, animano i quartieri di Treviso». Le pire dovranno essere (qualora fosse possibile accenderle) di 3,5 metri di altezza e 3 metri di diametro alla base

I panevin dell'Epifania, dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia nelle edizioni 2021 e 2022, sono fortemente a rischio a Treviso anche nel 2023, questa volta a causa del grave inquinamento dell'aria di questi giorni: da dieci giorni i valori delle Pm 10 sono oltre i limiti, non piove da giorni e il vento tira verso est. Il Comune ha infatti diramato nel pomeriggio una nota in cui si sottolinea come, nel rispetto delle misure per il contenimento delle polveri sottili che prevedono la limitazione dell’esercizio degli impianti termici e la regolamentazione delle combustioni all’aperto, sarà possibile accendere i falò rituali della Festa dell’Epifania soltanto in condizioni di “nessuna allerta” (livello verde), con dimensioni massime pari a 3,5 metri di altezza e 3 metri di diametro alla base.

Con il livello 1 “allerta arancio” e il livello 2 “allerta rossa”, previsto qualora il livello di PM10 rilevato dalla centralina di via Lancieri di Novara superi i 50 μg/m3 rispettivamente per 4 e 10 giorni e attualmente in vigore (in quanto la sospensione delle misure riguarda soltanto le limitazioni al traffico veicolare), sono infatti vietate le combustioni all'aperto di materiale vegetale, falò, barbecue e fuochi d'artificio.

«A prescindere dalle misure di contenimento delle polveri sottili, non ci sarà alcuna limitazione alle Feste dell’Epifania che, come da tradizione, animano i quartieri di Treviso», le parole del sindaco Mario Conte. «Tuttavia, in caso di allerta “arancio” o “rossa”, non si potranno accendere i falò, per evitare un ulteriore peggioramento della qualità dell’aria che, anche a causa delle scarse precipitazioni di questo periodo, sta caratterizzando il Bacino Padano».

Lo stop deciso dal capoluogo potrebbe ripercuotersi anche sul resto della provincia con altri Comuni che sarebbero pronti a prendere decisioni simili. Conegliano ha già emesso un'apposita ordinanza in cui si limita a otto il numero di panevin previsti per la serata del 5 gennaio: le realtà interessate potevano presentare domanda entro il 20 dicembre con un apposito modulo pubblicato sul sito del Comune. I falò, composti di solo materiale vegetale, potranno essere accesi non prima delle 19 e in caso di maltempo rinviabili alla prima serata utile. C'è poi il caso di Refrontolo che ha annunciato di voler attendere il pronunciamento da parte di Arpav, il prossimo 3 gennaio, per acconsentire o meno all'accensione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aria troppo inquinata, stop ai panevin a Treviso in caso di allerta "rossa" o "arancio"

TrevisoToday è in caricamento