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In via Lancieri di Novara un parcheggio con 88 nuovi posti auto

Intervento interamente finanziato da Ats con un investimento di 300 mila euro

Sono durati sei mesi i lavori di sistemazione di “Campo Pozzi” e “Largo Zoppelli” in via Lancieri di Novara grazie a cui sono state interamente riqualificate due aree destinate ora a parcheggio in zone limitrofe al centro cittadino. Le opere, interamente finanziate dal Alto Trevigiano Servizi con un investimento di circa 300 mila euro, hanno permesso di ricavare 88 posti auto. Il progetto  era stato promosso da Ats  in collaborazione con l’amministrazione comunale di Treviso con l'obiettivo di  dotare di un nuovo park aree poste nell’immediatezza del centro storico e farlo garantendo una alta qualità architettonica, considerata la vicinanza a edifici pubblici e istituzionali come la Chiesa del Sacro Cuore e la Scuola primaria Giovanni XXIII, la sede di Alto Trevigiano Servizi, nonché il contesto residenziale di pregio che in tempi recenti ha visto una importante iniziativa di ristrutturazione e riqualificazione da parte dei privati. «Siamo intervenuti -ha spiegato il presidente di Alto Trevigiano Servizi Fabio Vettori- nell’ambito dei criteri di  fattibilità tecnica ed economica, valorizzando l'efficienza dell'impiego delle risorse economiche come è buona prassi fare quando si tratta di un'opera pubblica». »Come Amministrazione Comunale -ha dichiarato il sindaco di Treviso Mario Conte- siamo molto soddisfatti del risultato. Questa nuova area rappresenta adesso una risorsa per la città, considerata la vicinanza dei parcheggi al centro storico. Si tratta senza dubbio della dimostrazione degli ottimi risultati che possono essere ottenuti quando si lavora in sinergia per progettualità mirate a migliorare i servizi e la qualità della vita dei cittadini».

Il concetto guida dell'intervento è stato quello della raccolta dell’acqua: è stata quindi scelta una pavimentazione in asfalto semplice nobilitata da una sezione stradale “giuntata” in acciaio corten in corrispondenza dei cambi di pendenza; inoltre le inflessioni ottenute sono state trattate con canaline in acciaio a raso per la raccolta dell’acqua piovana in sostituzione delle caditoie, offrendo in tal modo anche un riferimento geometrico rispetto al termine degli stalli. Ai cordoli di delimitazione in cemento, che avrebbero privato lo spazio di flessibilità, è stata preferita una lavorazione dell’asfalto a sabbiatura che cambia la colorazione e fa percepire una densità ed una rumorosità diversa quando intercettata dallo pneumatico.

«Va anche sottolineato -precisa Pierpaolo Florian, amministratore delegato di Ats- che  l’assenza totale di elementi in rilievo sulla pavimentazione permette di immaginare scenari di utilizzo pubblico diversi per l’area quali manifestazioni, eventi ed attività sociali in genere».
«Grande attenzione -ha proseguito Florian- è stata rivolta anche alla  vegetazione presente nelle aree, ricavando due spazi recintati che sono stati trattati con manto erboso e piantumazioni arboree in una misura più che raddoppiata rispetto a quanto c'era prima». Tutta la superficie di progetto è stata infine trattata con un’emulsione di ultima generazione, che pur mantenendo integra l’immagine dell’asfalto, crea una velatura capace di ridurre le emissioni nocive nell’atmosfera a tutela dei residenti limitrofi e degli utenti del parcheggio.

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