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Pedonalizzazione del centro, park Vittoria, navette, ciclabili: ecco il piano della mobilità

Il Comune di Treviso ha presentato il Pums (il piano urbano di mobilità sostenibile): le linee guida che guideranno lo sviluppo della città per quanto riguarda la circolazione. Il 42% dei trevigiani utilizza l'auto per percorrere al massimo tre km: l'obiettivo è abbattere questa fetta di traffico incentivando bici e trasporti pubblici

Un lungo lavoro, un percorso avviato nel 2019, con la raccolta di dati, progetti, vagliando sostenibilità e realizzabilità degli stessi: un complesso lavoro condotto e messo nero su bianco dai tecnici del Comune di Treviso, coordinati dalla dottoressa Michela Mingardo, pensando a come sarà o dovrà essere la città tra 10 anni. Si chiama Pums, piano urbano di mobilità sostenibile, e andrà a dettare le linee guida proprio della mobilità cittadina, con il fine di ridurre il traffico, gli incidenti e l'inquinamento, aumentando di conseguenza la qualità della vita dei cittadini. Lo scopo è armonizzare gli interventi in modo che siano coerenti e concatenati tra loro. La misura di quanto questo nuovo strumento sarà utile è quello relativo all'utilizzo che fanno dell'auto i trevigiani residenti nel Comune: il 42% la utilizzano per spostamenti inferiori ai 3 km (il 29% addirittura meno di 2 km). Ridurre questa percentuale comporterà una diminuzione nettissima di traffico lungo le strade. Una rivoluzione. Il Pums inoltre permetterà a Treviso di poter accedere ai fondi europei e realizzare opere co-progettate con gli stessi cittadini. In che modo?

Il complesso piano approvato dalla Giunta Conte, circa mille pagine, sarà a breve consultabile sul sito del Comune e seguirà questo iter: fino al 30 settembre i cittadini potranno presentare osservazioni, seguiranno ulteriori 90 giorni per le eventuali controdeduzioni e quindi sarà la voltaldel'approvazione definitiva che avverrà, dopo il passaggio in commissione e in consiglio, entro la fine dell'anno. «Non c'è mai stato un disegno così integrato, così complesso»: ha spiegato il vicesindaco di Treviso, Andrea De Checchi. Un esempio di ciò è il capitolo riguardante gli interventi sulla viabilità che sono circa 45. Si va dal quarto lotto della tangenziale alle strade minori delle periferie.

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Gli altri ambiti del Pums riguardano la mobilità pedonale, quella ciclabile, il trasporto pubblico, il centro storico, la mobilità innovativa e quella scolastica, un capitolo molto delicato dato che questo comparto da solo genera spostamenti di circa 24mila persone ogni giorno (20mila studenti più l'indotto) in una città di circa 86mila abitanti. L'intenzione è quella di rivedere anche i plessi scolastici e implementarne le modalità di trasporto. Intanto il trasporto pubblico ha già avviato un percorso di elettrificazione della flotta di Mom.

Una delle zona su cui il Pums andrà maggiormente ad incidere sarà il centro storico che nell'arco di un decennio potrebbe vivere una pedonalizzazione "spinta". Il tema, sempre spinoso, vede Ca' Sugana prudente: le aree in cui le auto spariranno dovranno seguire un percorso naturale, «quanto l'esigenza di pedonalizzare sarà sentita» ha detto il vicesindaco. Tra le zone da pedonalizzare figurano Borgo Mazzini, via Cadorna, via Sant'Agostino mentre in passato si era già parlato di piazza Duomo. Al capitolo parcheggi il piano è molto chiaro: sarà realizzato quello interrato di piazza Vittoria (a breve un incontro con Parcheggi Italia) e quello di via Ugo Foscolo nei pressi dello stadio Tenni. Se uno di questi progetti dovesse arrestarsi si ripiegherà su Cantarane ed ex Pattinodromo.

Guardando al prossimo futuro, il piano detta le linee guida anche per quanto riguarda la nuova cittadella della salute (un nuovo varco sarà realizzato da via Venier e a questo si sommerà una nuova passerella sul Sile) e la zona della caserma Salsa (la viabilità del quadrante sarà totalmente rivoluzionata). Infine nel Pums è trattato anche il tema delle aree commerciali e la regolamentazione di vettori e cargo-bike per il trasporto di merci.

«Abbiamo una mappa che ci indica il cammino, abbiamo tutte le tappe intermedie -ha commentato il sindaco di Treviso, Mario Conte- se c'è un difetto che ha questa città è che è troppo trafficata, vogliamo alzare l'asticella della qualità della vita: sono i bambini che ci chiedono quello che è indicato nel Pums. Abbandoniamo la casualità, il fanatismo, le scelte emotive o le decisioni prese sulla base di promesse elettorali: dobbiamo entrare in un campo scientifico».

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