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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Addio al rilancio dei centro storici senza la proroga dei benefici fiscali

Legge di Bilancio, al centro la tassazione degli immobili ad uso abitativo e commerciale. Lettera aperta ai parlamentari di Andrea Gatto, presidente dell’Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari Provinciale di Treviso

Gentili Senatori ed Onorevoli Deputati,

i piccoli proprietari immobiliari che noi associamo guardano con grande attenzione e speranza al lavoro del Parlamento sulla manovra di bilancio. In proposito, vorremmo evidenziare i problemi che ci assillano: il calo persistente del valore degli immobili, i bassi rendimenti ed i rischi relativi all’affitto, sia destinato alle famiglie, sia alle attività commerciali, per citarne due strettamente connessi con le politiche fiscali.

Ci permettiamo quindi di sollecitare il vs. intervento per migliorare il testo della manovra, indicandovi alcuni problemi:

Apprezziamo la proposta di mettere a regime l’aliquota del 10% per la “Cedolare Secca” destinata ai contratti, ad uso abitazione, a canone concordato. Si è compreso il valore sociale di questi contratti che garantiscono ed agevolano l’accesso all’affitto a migliaia di famiglie. Proprio per questo riterremmo giusto estendere l’ambito di fruizione di questi contratti, con le relative agevolazioni, a tutti i comuni italiani.

E’ comunque assolutamente indispensabile prorogare questa opportunità per quei comuni che finora ne hanno goduto in quanto colpiti da calamità naturali. Se questa possibilità dovesse cessare, in più di 2000 comuni italiani i contratti finora stipulati al 10% sarebbero di colpo ricondotti al 21%, con conseguenze serie non solo per i proprietari, ma anche per gli inquilini. Prorogare questa possibilità, includendo i comuni che hanno subito calamità dopo il 2014, è la prima richiesta che rivolgiamo al Parlamento.

Vi invitiamo ad adoperarvi affinché resti in vigore la “Cedolare Secca” anche per le locazioni commerciali. Si è appreso, infatti, con stupore che la commissione di bilancio ha nei giorni scorsi bocciato tale proroga. Già la norma che la prevedeva per il 2019 era molto limitata: l’escluderla del tutto rappresenta un passo indietro inaccettabile. Gli affitti commerciali oggi sono gravati da vincoli anacronistici e da una tassazione irragionevole. Eliminare questa opportunità rende oltremodo difficile la situazione per i locatori e per gli esercizi commerciali. Da notare che gli emendamenti bocciati o ritirati su tale questione presentati da tutti i gruppi parlamentari (sia di maggioranza che di opposizione) ne richiedevano la riconferma. In mancanza di proroga vi sarà quindi un ulteriore peggioramento della situazione dei locali commerciali sfitti, conseguente alla tassazione irragionevole ed alla contrattualistica vincolata. Anche gli sforzi che il Comune di Treviso, come di altri Comuni della Provincia, stanno facendo per migliorare la situazione dei negozi sfitti si riveleranno inutili in mancanza della proroga sulla cedolare secca.

Apprezziamo la riconferma delle detrazioni fiscali per le spese di ristrutturazione, risparmio energetico, sicurezza sismica, acquisto mobili, a cui si aggiunge il forte provvedimento sulle facciate degli edifici. E’ essenziale consentire alla più ampia platea di proprietari l’accesso a queste opportunità. Per questo vi invitiamo ad adoperarvi affinché le norme relative alla “cessione del credito” e allo “sconto in fattura” possano essere utilizzabili da tutti gli investitori per tutte le tipologie di lavori.

Diamo una valutazione critica sull’unificazione di IMU e TASI così come viene prospettata. Nel momento in cui si mette mano alla fiscalità immobiliare, che rimane per altro a livelli elevatissimi, è indispensabile affrontare un problema che diviene sempre più drammatico: la tassazione del patrimonio immobiliare che in questi anni, ed in misura sempre maggiore, è diventato di fatto inutilizzabile o ha perso ogni valore commerciale, diventando, in moltissimi casi, invendibile o non affittabile. Applicare una patrimoniale su immobili dai quali non è possibile trarre reddito, e con un valore patrimoniale infimo o addirittura nullo, rappresenta una ingiustizia grave a cui è necessario porre rimedio.

Confidiamo nella vs. attenzione e sensibilità affinché questi problemi siano sottoposti all’attenzione del Parlamento.

Buon lavoro e cordiali saluti.

Il Presidente dell’ASPPI Provinciale di Treviso, Avv. Andrea Gatto

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